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Al maestro Peppe Barra il premio San Gregorio Armeno: “Una boccata di ossigeno mentre la città perde la sua cultura”

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“Una corsa contro il tempo per recuperare la vera napoletanità contro un turismo selvaggio che sta sradicando ancora di più la città”

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È il messaggio di fatto lasciato dal maestro Peppe Barra ringraziando l’associazione delle Botteghe di San Gregorio Armeno per il premio ricevuto alla chiusura dell’Agenda San Gennaro. Una serata all’insegna dell’identità e della difesa della napoletanità che, a detta del maestro Peppe Barra, si sta perdendo sempre di più anche per la risposta che Napoli sta dando ad un turismo non costruttivo, ma distruttivo, e a dei giovani che inseguono sempre più simboli che di napoletano non hanno nulla. “Per accontentare il turismo a pizza e cornicelli – continua- stiamo perdendo il bello della cultura antica che il mondo ci ha sempre invidiato.
“Una grande emozione per me premiare il maestro Peppe Barra, da sempre simbolo del presepe napoletano con la sua “Cantata dei Pastori” – dichiara Vincenzo Capuano, presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno – Una serata emozionante per tutti i presenti”.

Presente anche la vice presidente Serena d’Alessandro, che ha consegnato il premio all’artista, consistente in un Pulcinella seduto sull’uovo di Virgilio, più un omaggio di un suo mezzobusto raffigurante l’espressione utilizzata dallo stesso per la Cantara dei Pastori. Serata conclusa all’interno della Locanda Il Seggio del Popolo a suon di Tammorra con il gruppo popolare Terra e Lavoro, e piatti tipici partenopei, dopo aver visitato la chiesa Stella Maris, aperta e conservata dall’associazione I Sedili di Napoli, proprio per la mostra dedicata a San Gennaro, chiusa proprio il 30 settembre.

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