Dall’inizio della guerra in Palestina, non quella degli ultimi 70 anni, ma quella degli ultimi giorni, l’Ucraina è uscita fuori dai riflettori della propaganda mediatica occidentalista. La motivazione realistica si riconduce al fatto che, molto probabilmente, “la controffensina Ucraina è un fallimento mostruoso” ed un “cavallo” che poteva essere considerato “vincente” agli inizio del 2022, contro il nemico Russo, si è rivelato il contrario specialmente essendoci un personaggio sempre meno affidabile, come Zelensky che conduce i giochi della cosiddetta difesa. Dovevano essere pochi mesi, chiudere i rapporti con la Russia e vincere la guerra.
Iniziata il 5 giugno scorso, la controffensiva Ucraina, praticamente 4 mesi fa, riusciamo a capire che non ci sono state grandi vittorie contro la Russia, trovandosi ancora nei territori di Zaporižžja e senza riuscire ad avanzare.
Si aspettavano altri aiuti? Magari i 400 miliardi di euro che l’America aveva promesso a Zelensky? Ma l’occidente indietreggia sempre di più, intanto Putin si organizzerà, all’indebolimento dell’Ucraina, a sferrare gli attacchi finali.
Intanto spostandoci nel Donbass vediamo come i Russi invece abbiano iniziato una controffensiva. Serve quindi capire quando finirà questa guerra e quanti morti ancora dovranno fare ucraini e Russi: intanto chi perde sono i cittadini, le persone e mai i poteri.
Ecco che la propaganda mediatica occidentale, sposta totalmente la propria attenzione su questa “nuova” guerra tra palestinesi ed Israeliani. “Tutto cambia affinchè nulla cambi”
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Spostati i riflettori dall’Ucraina alla Palestina. Il “cavallo vincente del 2022” Zelensky abbandonato dall’occidente?
sposta totalmente la propria attenzione su questa "nuova" guerra tra palestinesi ed Israeliani. "Tutto cambia affinchè nulla cambi