di Stefano Cavallaro
Napoli, novembre 2023 – Mentre le festività natalizie si avvicinano, i viaggiatori siciliani si trovano di fronte a un’amaro dilemma: i prezzi dei biglietti aerei per tornare a casa sono schizzati alle stelle, con un incremento vertiginoso registrato in poco più di due settimane. Un’ulteriore complicazione si aggiunge al quadro già difficile con l’introduzione degli algoritmi nel sistema di definizione dei prezzi delle compagnie aeree. L’Antitrust ha lanciato un’indagine approfondita per esplorare gli effetti negativi derivanti dall’uso di algoritmi e software sofisticati nella determinazione dei costi dei voli. La crescita esponenziale delle informazioni trattabili e l’evoluzione tecnologica hanno portato a un notevole aumento del grado di automatizzazione e sofisticazione di questi sistemi, aprendo la strada all’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale e machine learning.
La tratta Torino-Cagliari è stata uno degli esempi più eclatanti di questo fenomeno, con un aumento impressionante del +78,5% partendo il 24 dicembre. Tuttavia, il paradosso emerge con la tratta Torino-Catania, dove i prezzi risultano inferiori rispetto a inizio novembre, suggerendo un aumento dei collegamenti tra il nord e il sud nel periodo natalizio. L’Antitrust sottolinea che questa indagine si concentrerà su possibili distorsioni della concorrenza e sulle modalità di comunicazione dei prezzi al pubblico. Con le nuove previsioni normative, l’Autorità potrebbe imporre alle imprese misure comportamentali o strutturali per eliminare le distorsioni della concorrenza o raccomandare modifiche legislative/regolamentari.
In conclusione, mentre i siciliani si scontrano con il caro-voli, l’indagine sull’uso degli algoritmi rappresenta una luce su un aspetto spesso trascurato delle dinamiche economiche che influenzano il settore dei trasporti aerei. La speranza è che questa indagine porti a misure concrete per garantire un accesso più equo e trasparente ai viaggiatori, consentendo loro di tornare a casa senza dover subire eccessive pressioni finanziarie.
