Home Attualità Napoli aspettando l’Immacolata. La notte bianca di San Gregorio Armeno

Napoli aspettando l’Immacolata. La notte bianca di San Gregorio Armeno

Aspettando l'8 dicembre per difendere la tradizione dell'Immacolata

BCC

“La notte tra il 7 dicembre e l’8 dicembre dalle 15 a mezzanotte, si terrà la “notte bianca” a Napoli con un’apertura straordinaria delle Botteghe di San Gregorio Armeno e di Piazza San Gaetano, per il tradizionale allestimento del Presepe all’Immacolata, nostra protettrice speciale – dichiara il presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno, Vincenzo Capuano -. Ricordo quando ero piccolo, con i miei nonni, mio padre, tutti appartenenti all’antica tradizione dell’arte presepiale, oggi invece con i nostri figli alla quinta generazione, ci riunivamo finanche tutta la notte, se non erano completi i nostri presepi, in quanto l’8 dicembre doveva essere pronto per il giorno dell’Immacolata. Una vera notte bianca partenopea” – conclude Capuano.

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L’Associazione delle Botteghe di San Gregorio Armeno presenterà “laboratori presso le botteghe”, con apertura della storica sede della Famiglia Capuano. Dalle 19 aperte le visite guidate alla Basilica di San Lorenzo con il Parroco Frate Domenico Sportiello. Sarà aperta per visite guidate anche la Congrega del SS.Crocifisso presso San Paolo Maggiore con il Rev. Priore Rosario Martusciello. Alle ore 21 ci sarà un concerto spirituale Ensemble vocale Musico Spirto, con la direzione artistica di Biagio Terracciano, l’Ensemble di flauti dolci Anemos, direttore: Concetta Pellegrino. Insomma, Tradizione, folklore ed innovazione tutte insieme, in una delle vie più importanti di Napoli. Ci saranno inoltre gli Architetti del Paesaggio con Nabila Di Pilla, i quali disegneranno presepi animati in Piazza San Gaetano con colori naturali derivati dalle piante, donando un albero di Natale alla Parrocchia di San Lorenzo!

Insomma, il Natale è iniziato, e San Gregorio Armeno porta sempre un pò di luce in più, ad “illumirare proprio quelle strade ancora poco illuminate delle luci di Natale”, sembra un gioco di parole, ma il calore che questa strada porta con sè e difficile da spiegare, si passeggia ancora nella storia di Napoli.

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