Lingua Napoletana
Nota dell’ AccademiaNapoletana
Comunicato Stampa
Nel salutare come sempre con favore e spirito collaborativo ogni lodevole iniziativa per la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano se come dovuto, espressiva e promotrice di ogni reale riconoscimento ed autoconsapevolezza dei valore, rispetto, dignità sociale e culturale della comunità napoletana e dei diritti civili e socioculturali soprattutto in capo ai giovani ed alle giovani di tale comunità, oggi lasciate purtroppo in un completo abbandono e che per questi motivi, a loro favore vedono il nostro lavoro di tutela e valorizzazione, in Italia ed all’estero.
- Riteniamo in primis ed in tal senso inderogabile l’inserimento di progetti didattici e pedagogici congrui attraverso strumenti ad hoc (come Accademia Napoletana lavoriamo da tempo anche con gli istituti scolastici e non solo, sulla scorta degli insegnamenti dei proff.Carlo Iandolo e Raffaele Bracale) per l’insegnamento della lingua napoletana nelle scuole statali di Napoli (per iniziare) e ci riteniamo come sempre disponibili sul punto.
- Osserviamo e reiteriamo le nostre forti perplessità notando quanto meno come contraddittorio, in qualità anche di interlocutori internazionali per la Lingua napoletana nei confronti della UNESCO per la Decade Internazionale per le Lingue Autoctone 2022-2032, l’accostamento diretto od indiretto allo studio dell’ idioma napoletano, di enti culturali e di personalità afferenti a questi, come l’Accademia della Crusca che hanno altri compiti e funzioni, (tutela della lingua italiana).
- Restiamo ugualmente e fortemente perplessi nel notare la “promozione” di dizionari e, per così dire “presidii” a corsi o progettualità a Napoli, di lingua napoletana, da parte di suddette autorità fiorentine o loro “diramazioni”, succursali, espressioni in Campania.
In particolare ci sorprende la presenza di suoi esponenti nel comitato regionale campano per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano ad hoc costituitosi con legge regionale (e più volte da noi e dai nostri collaboratori internazionali, interpellato senza alcun riscontro).
- Denunciamo, ancora una volta in scienza e coscienza e come già in precedenza fatto anche al suddetto comitato un tentativo, sulla scorta di opere cinematografiche (fictions, soap operas, films, ecc.) ed artistiche in genere che riguardano Napoli, molto discutibili, di riproporre in salsa moderna, vecchi modelli culturali e strumentali di tipo lombrosiano, quanto meno folclorico ed in ogni caso molto superficiali e privi di reale contenuto pedagogico, quanto al patrimonio socio-linguistico napoletano.
- Rileviamo l’assenza di misure istituzionali concrete per salvaguardare e soprattutto insegnare la lingua napoletana e difendere la dignità sociale dei suoi parlanti troppo spesso non rispettata dai mass- media e dal sistema culturale italiano anche ai sensi delle convenzioni internazionali di tutela contro la violenza di genere, come peraltro in Italia ed all’estero numerose volte da noi denunciato (nuovamente anche al suddetto comitato, senza alcun riscontro).
- Evidenziamo la nostra forte opposizione, oggi e in futuro, opposizione supportata da sociolinguisti, giuristi e personalità accademiche internazionali, a qualsivoglia tentativo ed azione indirettamente o direttamente volti all’introduzione nelle realtà didattiche, sociali e universitarie campane di argomentazioni , progetti ed iniziative culturali che non tengano conto o contrastino le finalità pedagogiche e a tutela dei suddetti diritti in capo ai nostri giovani diritti per i cui ci batteremo sempre. In primis l’insegnamento della lingua napoletana. Sul punto offriamo con piacere il nostro metodo riconosciuto internazionalmente. Ci permettiamo anche di ricordare il primo corso di lingua e cultura napoletana di livello europeo patrocinato dal comune di Napoli (2017).e riconosciuto anche da autorità accademiche internazionali.
A nome dell’Accademia Napoletana, come sempre disponibili a ogni utile confronto e cooperazione per la difesa dei diritti linguistici e socioculturali della comunità napoletana in Italia ed all’estero.
Dott.Massimiliano Verde