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La Lingua Siciliana Entra nel Ventaglio di Google Translate: “Un Traguardo per la Salvaguardia della Cultura Locale”

BCC

Nell’era digitale, dove la globalizzazione spesso rischia di soffocare le lingue e le culture locali, arriva una notizia che accende una speranza per il patrimonio linguistico siciliano. Google Translate, il celebre servizio di traduzione del colosso statunitense, ha infatti incluso la lingua siciliana tra quelle supportate. Questa novità rappresenta un importante passo avanti non solo per la tecnologia, ma anche per la conservazione e la valorizzazione della cultura siciliana. Questo risultato è stato possibile grazie all’impegno congiunto dell’intelligenza artificiale e di un gruppo di linguisti palermitani, riuniti nell’associazione Cademia Siciliana. Fondata nel 2016 in Florida e poi approdata in Italia nel 2018, Cademia Siciliana si propone di salvaguardare la lingua siciliana attraverso lo studio, la ricerca e l’attivismo. “Negli anni abbiamo svolto diverse attività”, spiega David Paleino, uno dei volontari, “e stiamo collaborando anche con Mozilla per la traduzione di Firefox”.
(La Lingua Siciliana Entra nel Ventaglio di Google Translate)

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Apprendiamo da PalermoToday, che l’associazione, sorta come un’ “Accademia della Crusca” del siciliano, è composta da una decina di volontari. Tra i suoi progetti, la Cademia Siciliana ha inserito il siciliano nel Common Language Data Repository dell’Unicode, ha pubblicato la prima rivista interamente in siciliano, la rivista ufficiale dell’Unesco The Courier (Lu Curreri), e ha tradotto applicazioni popolari come Minecraft e Telegram. La loro presenza è ben consolidata anche su Wikipedia in inglese. Non è la prima volta che il gruppo collabora con Google. In passato, sono stati coinvolti nella realizzazione di Woolaroo, un’applicazione di realtà aumentata che include il siciliano, e hanno contribuito all’implementazione della lingua siciliana nei sottotitoli di YouTube e sulla tastiera GBoard per Android.

Il nostro interesse è quello di salvaguardare la lingua che tra i giovani quasi nessuno parla più”, afferma Paleino. “E se nessuno fa nulla, andrà perduta. Io faccio il dentista e parlo in siciliano con i miei pazienti. Dobbiamo togliere lo stigma che parlare in dialetto è ‘tascio’. Noi siamo bilingue. E se parli in siciliano non sei poco colto, sei come uno che parla in inglese“. Per Google Translate, questa rappresenta l’espansione più ampia mai effettuata. Considerando che nel 2022 erano state introdotte 24 nuove lingue utilizzando la traduzione automatica Zero-Shot, che consente al modello di tradurre senza vedere esempi, ora il servizio si arricchisce ulteriormente grazie a Palm 2, il modello linguistico di grandi dimensioni di Google.

Questa inclusione rappresenta un significativo riconoscimento della lingua siciliana e un passo importante per la sua preservazione. Grazie a tecnologie avanzate e alla dedizione di appassionati linguisti, il siciliano ha ora una piattaforma globale per essere conosciuto e apprezzato da un pubblico sempre più vasto.

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La Lingua Siciliana Entra nel Ventaglio di Google Translate

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