Home Scienza Ambiente La Contraddizione dello Stato: Investimenti a Bagnoli e Rischi nei Campi Flegrei

La Contraddizione dello Stato: Investimenti a Bagnoli e Rischi nei Campi Flegrei

BCC

Recentemente, il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei è tornato alla ribalta, mettendo in luce la pericolosità dell’area vulcanica. Il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha ribadito ai microfoni di LaPresse la necessità di responsabilizzare i cittadini riguardo ai rischi legati al vulcano invisibile ma presente, sottolineando come negli anni ’60 e ’70 la speculazione edilizia abbia portato alla costruzione indiscriminata vicino alla caldera vulcanica. In questo contesto di allerta, emerge una contraddizione evidente: mentre da una parte lo Stato invita i residenti ad allontanarsi dalle aree ad alto rischio come i Campi Flegrei, dall’altra investe ingenti risorse, pari a 1,3 miliardi di euro, per la riqualificazione di Bagnoli, un’area altrettanto vulnerabile. La premier Giorgia Meloni ha definito questo investimento come “strategico per il Sud, per la Campania e per l’Italia”, evidenziando l’importanza del progetto per la bonifica ambientale e la riqualificazione urbana di Bagnoli-Coroglio.
(La Contraddizione dello Stato: Investimenti a Bagnoli e Rischi nei Campi Flegrei)

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La Percezione del Rischio e la Fiducia nello Stato

Musumeci ha sottolineato come la popolazione locale tenda a minimizzare il rischio, spesso a causa di una storica mancanza di informazioni adeguate da parte delle autorità competenti senza capire che i cittadini “sentono che sono già stati presi in giro una volta” qualche anno fa con Rione Terra. Questa disconnessione tra il reale pericolo e la percezione del rischio è aggravata dalla storia di speculazioni edilizie che hanno portato a un’espansione urbana in zone altamente pericolose. Non sorprende, quindi, che la fiducia nello Stato sia messa a dura prova quando gli stessi cittadini vedono investimenti massicci in aree ad alto rischio. La decisione di investire a Bagnoli, seppur motivata da ragioni di sviluppo e riqualificazione, appare incoerente se considerata alla luce degli avvertimenti sui rischi vulcanici nei Campi Flegrei. Da un lato, si investono risorse significative per migliorare un’area vulnerabile, dall’altro, si suggerisce di abbandonare altre zone per lo stesso motivo. Questa apparente incongruenza nelle politiche di gestione del territorio e delle risorse genera confusione e sfiducia tra i cittadini. La popolazione merita di comprendere le ragioni dietro questi investimenti e le misure di sicurezza previste per garantire la loro incolumità. È fondamentale che le autorità forniscano informazioni trasparenti e precise, affinché i cittadini possano prendere decisioni consapevoli riguardo alla propria sicurezza e al proprio futuro. In conclusione, mentre è importante promuovere lo sviluppo e la riqualificazione di aree come Bagnoli, è altrettanto cruciale affrontare con serietà e trasparenza i rischi associati alle zone vulcaniche come i Campi Flegrei. Solo attraverso una comunicazione chiara e una gestione coerente delle risorse e dei rischi, lo Stato potrà riconquistare la fiducia dei suoi cittadini.

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