I dati auditel di venerdì 18 luglio 2024 lanciano un chiaro messaggio: il trash televisivo domina sulla cultura. Con 3.485.000 spettatori e uno share del 31,14%, Temptation Island su Canale 5 ha superato nettamente Noos – L’avventura della conoscenza di Alberto Angela su Rai1, che ha registrato solo 1.532.000 spettatori e l’11,5% di share.
Questi numeri non sorprendono più, ma dovrebbero preoccupare. In un Paese ricco di storia e cultura, vedere un reality show incentrato su drammi sentimentali battere un programma educativo è un segnale allarmante. La preferenza per contenuti di puro intrattenimento riflette una crisi culturale profonda e una scarsa valorizzazione dell’educazione.
Tra queste milioni di persone ci sono coloro che prenderanno parte alla classe decisionale e politica del Paese, questo deve far pensare.
Il successo di Temptation Island non è solo una questione di gusti personali, ma il risultato di anni di disinvestimento nella cultura e nelle materie umanistiche.
Il rischio è formare cittadini con scarsa capacità critica, vulnerabili alla disinformazione e meno partecipi alla vita democratica. È necessario un cambiamento. Promuovere l’educazione culturale e investire nella conoscenza sono passi fondamentali per invertire questa tendenza. Solo così possiamo sperare di valorizzare nuovamente la cultura e formare una società più consapevole e critica. Questi dati ci invitano a riflettere sulla direzione della nostra società e sull’urgenza di investire nella cultura e nell’educazione per il futuro del Paese.
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Temptation Island batte Alberto Angela: segnale d’allarme per la cultura italiana