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Olimpiadi Parigi tra Restrizioni e “Green Pass”

BCC

“Finita la Pandemia non si tornerà più indietro, certe misure ci torneranno utili anche in futuro”. Questo era il ‘mantra’ di certi personaggi che hanno gestito la Pandemia in Italia, in Europa e nel mondo: da Mario Draghi, Speranza, la Von der Layen e Tedros dell’OMS.
No, non si tratta di controllare i biglietti all’ingresso di un locale, supportati da un QrCode.
(Olimpiadi Parigi tra Restrizioni e “Green Pass”)


Dal 19 luglio all’11 agosto, Parigi adotta misure di sicurezza “straordinarie” per i Giochi Olimpici. L’accesso al centro città -sottolineo, L‘ACCESSO ALLA CITTA’, richiederà un QR Code, con restrizioni che colpiscono principalmente i non residenti e chi non ha biglietti per le gare (ma anche i residenti dovranno esporre il Qr Code per entrare). Due zone di sicurezza saranno attive fino al 26 luglio, aumentando a quattro con l’inizio delle competizioni. Le aree sono classificate per colori, con regole specifiche: nelle zone grigia e nera si entra solo a piedi, in bici o monopattino mostrando il QR Code; la zona rossa è aperta ai pedoni senza pass, mentre la zona blu permette l’accesso anche ai veicoli, previa verifica. Insomma, una città a colori, come quei colori utilizzati nelle ‘zone’ ad alto rischio ‘covid’ che cambiavano giorno dopo giorno. Zone Rosse che il giorno dopo diventavano bianche solo perchè c’erano eventi politici importanti…

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Tredici stazioni della metropolitana chiuderanno fino alla cerimonia inaugurale, con ulteriori chiusure e riaperture secondo necessità. Per ottenere il QR Code, è necessario registrarsi online e fornire documentazione d’identità e prova di residenza o prenotazione. Queste misure, simili a quelle dell’era Covid, mirano a prevenire minacce durante l’evento, ma hanno suscitato critiche per le restrizioni alla libertà di movimento.

Insomma, se una persona anziana del centro ha bisogno di aiuto e della vicinanza di una persona che non è residente e non ha i biglietti delle Olimpiadi? Se un residente vuole ospitare un amico/a da fuori che non è residente? Si potrebbero portare esempi a centinaia. Per quanto non si contesta la misura straordinaria, che durerà pochi giorni, anche se pure ci sarebbe qualcosa da dire di importante su privacy e controlli, sappiamo bene che queste misure vengono sempre più adottate e che un giorno da straordinarie, potranno diventare ordinarie. Con città sempre più controllate da telecamere ad ogni angolo, sensori di qualsiasi tipo, da città che chiedono biglietti di ingresso come Venezia, manco fossero locali privati, queste misure saranno sempre più severe e finchè ci sarà un essere umano a controllare quei biglietti ed a capire le necessità in casi straordinari di qualcuno, andrà tutto bene, ma quando saranno le macchine a controllare quegli ingressi…a voi la comprensione!

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