In un’operazione senza precedenti, la nave “Ticino” della Marina Militare trasporta 1.200 metri cubi d’acqua verso l’isola.
La Sicilia, attualmente alle prese con una delle peggiori crisi idriche degli ultimi anni, sta ricevendo un aiuto “inaspettato” dalla Calabria. La nave cisterna “Ticino” della Marina Militare ha salpato dal porto di Augusta con un carico di 1.200 metri cubi d’acqua, destinati a placare la sete delle aree più colpite dalla siccità, come l’Agrigentino e Gela.
Questo intervento è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra le autorità calabresi e la Regione siciliana, che da tempo monitorava la situazione idrica preoccupante dell’isola. La decisione di richiedere l’intervento della nave cisterna è stata presa dopo che, tre mesi fa, la Regione siciliana aveva ufficialmente dichiarato lo “stato di emergenza” al Governo Meloni. All’epoca, l’idea di trasportare acqua oltre lo Stretto sembrava una misura estrema, ma la gravità della situazione ha reso questa operazione non solo necessaria, ma vitale.
La “Ticino”, dopo un breve viaggio, è prevista attraccare a Licata, dove l’acqua sarà immediatamente immessa nella rete idrica. Il processo di distribuzione, che richiederà circa 25-30 ore, permetterà di alleviare temporaneamente la carenza d’acqua, offrendo un sollievo ai residenti e liberando risorse idriche locali da ridistribuire in altre aree in difficoltà.
I costi dell’operazione sono stati interamente coperti dalla Regione siciliana, un impegno che sottolinea l’urgenza della situazione. La crisi idrica, dovuta in parte a condizioni meteorologiche avverse e in parte alla gestione delle risorse idriche, ha messo a dura prova le comunità locali, rendendo necessario questo tipo di intervento.
Questa iniziativa rappresenta un esempio significativo di come la cooperazione tra diverse regioni e il supporto delle forze armate possano fare la differenza in situazioni di emergenza. Mentre la “Ticino” si prepara a scaricare il suo prezioso carico, gli occhi sono puntati sul cielo, nella speranza che le condizioni meteorologiche possano migliorare e contribuire a risolvere una crisi che rischia di protrarsi nel tempo.
FONTE: CORRIERE DELLA CALABRIA
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