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Mare libero vince: Tar Campania annulla le restrizioni sulle spiagge libere di Napoli

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La battaglia legale intrapresa dal Coordinamento Nazionale Mare Libero e dal Comitato Mare Libero e Gratuito ha portato a una vittoria significativa per i cittadini di Napoli e per tutti coloro che sostengono il diritto di accesso libero e gratuito al mare. Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania ha annullato le delibere che limitavano l’accesso alle spiagge libere di Palazzo Donn’Anna e delle Monache. Il TAR Campania, con due ordinanze cautelari ben argomentate, ha respinto il modello “securitario, escludente ed elitario” imposto dall’Autorità Portuale e dal Comune di Napoli. Le misure in questione prevedevano posti contingentati per l’accesso alle spiagge, un sistema che, secondo il giudice amministrativo, penalizzava le fasce più deboli della popolazione, tra cui famiglie numerose, persone senza accesso alle tecnologie, anziani e bambini.
(Mare libero vince: Tar Campania annulla le restrizioni sulle spiagge libere di Napoli)

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Questi provvedimenti non solo limitavano l’accesso al mare, ma lo facevano in modo discriminatorio”, ha affermato l’Avv. Bruno De Maria, che ha rappresentato il Comitato Mare Libero e Gratuito in questa battaglia legale. “Il TAR ha riconosciuto l’importanza di garantire a tutti i cittadini il diritto di fruire dei beni comuni, come le spiagge, senza discriminazioni.
Il TAR ha ordinato all’Autorità Portuale e al Comune di Napoli di ritirare entro quindici giorni le delibere impugnate e di adottare misure alternative che rispettino i diritti di accesso dei cittadini. Questo risultato rappresenta un importante precedente giuridico, rafforzando il concetto di accesso libero e gratuito ai beni comuni. “Questa categoria, tanto avversata, trova sempre più spazio nella giurisprudenza,” si legge nel comunicato rilasciato dal Comitato Mare Libero e Gratuito. L’ordinanza sottolinea come le politiche pubbliche debbano essere inclusive e rispettare i principi di equità e accessibilità per tutti.

Un Futuro di Accesso Libero

Questa sentenza rappresenta un passo avanti per le politiche di gestione del territorio e del patrimonio naturale, ribadendo che il mare e le spiagge sono beni comuni che devono essere accessibili a tutti, indipendentemente dal loro status sociale o economico. Il Coordinamento Nazionale Mare Libero e il Comitato Mare Libero e Gratuito continueranno a vigilare e a promuovere il diritto dei cittadini di fruire liberamente delle risorse naturali. La città di Napoli è ora chiamata a rispondere alla sentenza del TAR con soluzioni che rispettino i diritti dei cittadini, promuovendo un accesso equo e inclusivo alle sue spiagge. Questo caso potrebbe diventare un modello di riferimento per altre località costiere italiane, in un momento in cui l’accesso libero al mare è sempre più al centro del dibattito pubblico.
Questa vittoria non è solo legale, ma rappresenta un’importante affermazione dei diritti civili e dell’importanza di mantenere i beni comuni accessibili a tutti.

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