La voce del popolo delle Vele si fa sentire chiara e forte. Ieri, dopo un corteo che ha attraversato le strade del quartiere, è emerso un messaggio inequivocabile: la lotta per una Scampia migliore non si ferma. Il Comitato Vele di Scampia ha celebrato una storica vittoria, con il Comune di Napoli che ha accettato le sue istanze. Tuttavia, ora è il momento di agire con urgenza e decisione.
Nel pomeriggio di ieri, presso l’Università Federico II, si è tenuta un’assemblea pubblica particolarmente partecipata. La comunità di Scampia, composta da circa trecento famiglie che da dieci giorni occupano la sede accademica, ha espresso un forte consenso alle proposte del Comitato. La richiesta ora è chiara: il Comune deve avviare immediatamente la macchina organizzativa per garantire il benessere e la dignità degli sfollati.
Le Richieste del Comitato
Il Comitato Vele ha sollevato due principali richieste al Comune di Napoli. Primo, la messa a disposizione delle strutture alberghiere per garantire che le famiglie possano tornare a una vita normale e sicura. Secondo, l’avvio immediato della cantierizzazione per demolire gli edifici fatiscenti e costruire nuovi alloggi. La necessità di interventi rapidi e concreti è fondamentale per il ripristino della normalità e della dignità dei residenti. Inoltre, le famiglie hanno ricevuto un pieno consenso sulla proposta di mantenimento economico, che permetterà loro di scegliere in autonomia la modalità di utilizzo dei fondi e la locazione provvisoria. Questo approccio riflette un rispetto verso le scelte individuali e una maggiore responsabilizzazione degli sfollati.
Un Appello alla Rapidità
Il Comitato e i residenti di Scampia non vogliono più perdere tempo. Con tre dei loro figli già persi e il dolore ancora fresco, chiedono che si passi dalle parole ai fatti. “Mò basta!” è il grido di battaglia, un appello alla responsabilità e all’efficienza. Scampia merita una risposta rapida e risoluta. La comunità non chiede solo assistenza, ma dignità, diritti e case sicure. È un momento cruciale per il quartiere, e la volontà dei cittadini è chiara: non si può più rimandare. La lotta per Scampia continua, e il tempo per i ritardi è scaduto.
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