“Restituire alla comunità di Castellammare di Stabia un chilometro di arenile è sicuramente un passo importante ma non certo risolutivo della gravissima emergenza ambientale vissuta dalla popolazione sarnese: ad oggi le reti fognarie incomplete e il collettamento dei reflui di molte città del bacino idrografico del Sarno sono problematiche molto più urgenti che richiedono attenzione immediata. Inoltre, ho anche forti dubbi che i lavori di caratterizzazione e di bonifica necessari per garantire la sicurezza dei bagnanti siano stati espletati. A mio avviso, urgono screening mirati per monitorare l’impatto ambientale e la salute della popolazione, nonché una legislazione più stringente per il controllo dell’ecosistema fluviale.
Infine, è cruciale che i “Contratti di Fiume” promuovano efficienza nei processi partecipativi di prevenzione e controllo dell’inquinamento: la formazione di personale dedicato alla vigilanza contro sversamenti non autorizzati deve essere una priorità così come dev’esserlo assolutamente una disciplina legislativa che possa consentire un maggior controllo del complesso ecosistema fluviale. Pertanto, io resterei con i piedi per terra e aggiungo che il merito del tratto di mare recuperato va soprattutto alle centinaia di persone che disinteressatamente, senza ma ricevere un euro hanno avuto la forza e il coraggio di opporsi alla cattiva gestione del territorio con un esempio unico di disponibilità e di sostegno per il bene comune. La Regione, invece, farebbe meglio ad evitare le passerelle e dedicarsi più approfonditamente a lavorare sulle tematiche ambientali”.
Così in una nota il Senatore Orfeo Mazzella (M5S).