In risposta all’intervento del professor Vaccariello (CLICCA QUI PER IL VIDEO) è cruciale esaminare le implicazioni della secessione dell’Italia e il futuro del Mezzogiorno. La storia recente rivela che Cosa Nostra, con le sue ambizioni ‘quasi secessioniste’, ha messo a dura prova lo Stato italiano, costringendolo al famoso patto Stato-mafia. Questa situazione mette in luce la potenza e l’influenza delle organizzazioni paramilitari nel Sud, che hanno giocato un ruolo determinante nella storia e nella politica italiana. La Sicilia, ad esempio, ha ottenuto uno statuto speciale attraverso un conflitto armato, dimostrando che la forza e la determinazione possono portare a risultati significativi. Ovviamente questa è storia, e bisogna evitare guerre armate, la volontà dei popoli va ascoltata dal punto di vista sociale e culturale, ma spesso purtroppo specialmente chi è esasperato può arrivare ad atti rivoluzionari che inevitabilmente, fanno la storia!
(La Questione della Secessione e il Futuro del Mezzogiorno è veramente impossibile?)
Tuttavia, oggi la questione economica è centrale. Una parte significativa della ricchezza prodotta al Sud è registrata nel nord, creando un legame complesso e interdipendente tra le due aree. Nonostante il Sud più di un quinto del mercato interno per i prodotti del Nord, la divisione economica potrebbe alterare questo equilibrio.
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Il tema della creazione di una banca centrale in un’Italia divisa è altrettanto problematico. Le riserve auree, storicamente legate al regno delle Due Sicilie, sarebbero oggetto di contesa, e la gestione delle risorse e delle regole economiche sarebbe cruciale. Inoltre, l’inclusione del sud Italia nell’Euro potrebbe essere messa in discussione, con potenziali conseguenze per la sostenibilità dell’unione monetaria a detta del prof. Vaccariello, ma dal punto di vista geopolitico, il Sud Italia, con la sua posizione strategica nel Mediterraneo, potrebbe attrarre l’interesse di potenze straniere come Russia, Turchia e Cina. La secessione potrebbe influenzare gli investimenti e la posizione del sud come hub commerciale.
In definitiva, un’eventuale e ‘lontana’ secessione solleverebbe questioni complesse che vanno oltre l’economia, toccando aspetti storici, geopolitici e strategici. Affrontare queste sfide richiederà una visione pragmatica e integrata per garantire la stabilità e il futuro del Mezzogiorno e dell’Italia: ma la storia ci insegna che nulla è impossibile; finanche la Brexit, in tempi moderni sembrava portasse al crollo dell’economia inglese, ma a quanto pare non è stato assolutamente così!
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