Negli ultimi giorni, durante le sessioni dell’Aula, il deputato Alessandro Caramiello, ha sostenuto con fermezza la causa della popolazione campana minacciata da potenziali emergenze vulcaniche. Tuttavia, l’azione dell’Esecutivo sembra andare in direzione opposta rispetto alle esigenze reali del territorio.
“Il Ministro per la Protezione civile ha avanzato una proposta che, sebbene possa sembrare una misura di aiuto, risulta del tutto insufficiente e priva di sostegno strutturale – spiega Caramiello in aula -. In caso di eruzione, l’Esecutivo avrebbe previsto un indennizzo di 65 euro al giorno per ogni cittadino, equivalenti a circa un miliardo di euro al mese. Questo approccio appare come un provvedimento estemporaneo, con l’unico scopo di trasferire i cittadini in tendopoli settentrionali attraverso piani di evacuazione poco realistici e massivi.
Una soluzione più ragionevole e vantaggiosa sarebbe stata quella di pianificare un drenaggio organizzato verso le aree interne, trasformando l’emergenza in un’opportunità per lo sviluppo di zone meno popolose. Inoltre, avremmo voluto vedere misure strutturali e non temporanee. Un nostro Ordine del Giorno (Odg), che prevedeva l’introduzione di contratti di locazione transitoria di sei mesi con esenzione dall’IMU per i proprietari, è stato respinto. Questa misura avrebbe potuto facilitare la ricerca di sistemazioni temporanee per i nuclei sgomberati.
Abbiamo anche proposto di incrementare il personale dell’osservatorio vesuviano di quattro unità per migliorare la sorveglianza sismica e vulcanica. Anche questa proposta è stata bocciata, lasciando inalterata l’attuale insufficienza di risorse per monitorare adeguatamente il rischio vulcanico.
La risposta del Governo dimostra una preoccupante insensibilità verso le reali esigenze dei cittadini campani, in un momento di grande vulnerabilità. Vi invito a guardare il video per comprendere meglio la mancanza di attenzione e la disattenzione alle proposte concrete che avrebbero potuto fare la differenza”.