L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente dichiarato lo stato di emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale (Pheic) per il vaiolo delle scimmie (Mpox) in Africa, sollevando non poche perplessità. Questa decisione, presa dal direttore generale Tedros Ghebreyesus, segna il secondo annuncio di emergenza sanitaria globale in due anni, nonostante il parere contrario di alcuni esperti interni all’OMS. La dichiarazione solleva interrogativi legittimi sull’adeguatezza e la tempistica di tale allarme.
(Dichiarazione di Emergenza dell’OMS per il Vaiolo delle Scimmie: Un Allarme Giustificato o Eccessivo?)
L’epidemia di vaiolo delle scimmie, che ha colpito principalmente il Congo con circa 14.000 casi e 500 decessi, è al centro di questa nuova emergenza. Sebbene ogni vita persa sia tragica, i numeri in questione sono relativamente modesti se paragonati ad altre crisi sanitarie globali. Inoltre, il tasso di mortalità stimato, intorno al 3-4%, pone il virus in una categoria di rischio gestibile, soprattutto considerando che si tratta di una malattia già nota alla comunità scientifica e per la quale esistono vaccini efficaci. Nonostante ciò, l’OMS ha lanciato un allarme globale, mobilitando risorse e chiedendo ai produttori di vaccini di accelerare i processi di valutazione e produzione. Questa urgenza potrebbe sembrare ingiustificata, considerando che la diffusione della malattia è finora rimasta confinata principalmente in una sola regione.
Implicazioni Globali e Reazioni
La risposta della Commissione Europea è stata fin troppo rapida, con l’acquisto e la donazione di 215.000 dosi di vaccino ai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie dell’Africa (Cdc), mentre ricordiamo che Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, è stata condannata pochi giorni fa dalla Corte distrettuale dell’UE per mancata trasparenza sui contratti dei vaccini anti-Covid, accusata di non aver informato adeguatamente l’opinione pubblica.
Questa rapidità di azione può sembrare sproporzionata rispetto alla reale gravità della situazione. L’OMS sembra seguire un modello di gestione delle emergenze sanitarie che potrebbe risultare eccessivo in molti casi. La dichiarazione di emergenza per il vaiolo delle scimmie potrebbe essere vista come un tentativo di mantenere alta l’attenzione globale su questioni sanitarie, ma rischia di creare allarmismo non necessario, con conseguenti ripercussioni economiche e sociali.
Sebbene sia fondamentale rimanere vigili e pronti a rispondere alle minacce sanitarie, è altrettanto importante che le decisioni delle organizzazioni internazionali come l’OMS siano basate su un’attenta valutazione del rischio reale, evitando allarmismi che possono portare ad implicazioni psico-fisiche importanti e soprattutto economiche nei popoli. Dichiarare un’emergenza globale per una malattia che al momento non rappresenta una minaccia significativa al di fuori di una specifica regione rischia di minare (ancora una volta) la credibilità dell’OMS e di saturare inutilmente le risorse globali. In definitiva, è essenziale mantenere un equilibrio tra la necessità di agire prontamente e la necessità di evitare allarmismi eccessivi che potrebbero avere conseguenze non previste e potenzialmente dannose.
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Dichiarazione di Emergenza dell’OMS per il Vaiolo delle Scimmie: Un Allarme Giustificato o Eccessivo?
