Rubrica: L’Indipendentista di Stefano Bouché
Il Sud Italia, che un tempo costituiva il Regno delle Due Sicilie, è un territorio di straordinaria bellezza e ricchezza culturale. Da secoli, le sue coste incantevoli, le sue città storiche e i paesaggi mozzafiato sono stati meta di viaggiatori e intellettuali di tutto il mondo, che giungevano in queste terre per il celebre Grand Tour. Tuttavia, ridurre il Sud a una semplice destinazione turistica sarebbe un’ingiustizia storica e sociale. C’è molto di più da raccontare, da scoprire, da valorizzare. Il Sud non è stato solo un paradiso per artisti e poeti, ma anche un centro di innovazione e sviluppo industriale. Nel XIX secolo, il Regno delle Due Sicilie vantava poli produttivi di eccellenza, come gli stabilimenti di Pietrarsa e Mongiana. Pietrarsa, vicino Napoli, era uno dei più grandi complessi industriali dell’epoca, specializzato nella produzione di locomotive e materiale ferroviario. Mongiana, invece, nelle montagne della Calabria, ospitava una delle ferriere più importanti del regno, dove si produceva acciaio di alta qualità.
(Il Sud non solo bellezza ma anche Industria e Innovazione)
Questi luoghi, simboli di un Sud produttivo e dinamico, non devono essere dimenticati. Essi rappresentano una testimonianza tangibile di un’epoca in cui il Mezzogiorno era all’avanguardia tecnologica e industriale, contribuendo in modo significativo all’economia dell’intera nazione. Oggi, il Sud Italia ha bisogno di riscoprire e valorizzare queste radici industriali per costruire un futuro più solido e diversificato. Non basta puntare solo sul turismo, che pur rappresenta una risorsa fondamentale, ma è necessario incentivare la crescita di nuove realtà produttive, tecnologiche e artigianali. La storia ci insegna che il Mezzogiorno ha tutte le potenzialità per diventare un hub di innovazione, sfruttando le sue risorse naturali, umane e culturali.
In questa prospettiva, la rinascita del Sud passa attraverso una politica di investimenti mirati, il sostegno alle start-up, la valorizzazione delle competenze locali e la creazione di infrastrutture moderne. Solo così il Sud potrà tornare a essere quel motore di sviluppo che era nel passato, non solo per sé stesso, ma per l’intero Paese. La sfida del Mezzogiorno non è facile, ma è possibile. La riscoperta del suo passato industriale può diventare la base per un futuro in cui innovazione e sostenibilità vadano di pari passo. Agricoltura biologica, energie rinnovabili, industrie creative e digitali: sono questi i settori su cui puntare per creare un tessuto economico diversificato e resiliente.
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Il Sud non solo bellezza ma anche Industria e Innovazione