L’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, uno dei simboli della formazione militare italiana, potrebbe presto abbandonare la Campania dopo oltre 60 anni di storia, per essere trasferita nel Nord Italia, tra Bergamo e Brescia. La motivazione ufficiale sembrerebbe legata all’instabilità del territorio flegreo, soggetto a fenomeni di bradisismo, che, secondo le autorità, potrebbe influire sulla sicurezza e serenità degli allievi. Ma è davvero così? Come mai se ne accorgono dopo 60 anni, anche dopo anni dallo sgombero di Rione Terra? O c’è qualcosa di più? La domanda sorge spontanea: il trasferimento è davvero giustificato dal rischio vulcanico o si tratta dell’ennesima decisione che penalizza il Sud per favorire il Nord? È impossibile non notare come questa scelta ricada, ancora una volta, sulla Lombardia, una regione già ampiamente avvantaggiata in termini di infrastrutture e risorse. Perché non considerare altre località del Sud, dove l’Accademia potrebbe continuare a operare, garantendo al contempo un impatto economico e sociale positivo su territori spesso trascurati?
L’Accademia, con i suoi oltre 7.600 frequentatori annuali e un importante indotto economico, rappresenta un asset cruciale per la Campania. Trasferirla significherebbe privare la regione di un polo d’eccellenza che genera opportunità e sviluppo. Si parla di un’area in cui migliaia di persone, tra allievi, personale e famiglie, si muovono, vivono e spendono, creando benefici economici per il territorio. Sarebbe un colpo durissimo per Pozzuoli e per tutto il Sud. Inoltre, il bollettino dell’Osservatorio Vesuviano non rileva al momento un’imminente evoluzione dei fenomeni vulcanici. Certo, il bradisismo è una realtà da monitorare, ma allora perché non valutare un piano di emergenza sul posto invece di una delocalizzazione così drastica? La chiarezza su questo punto è fondamentale, per evitare che questa scelta venga percepita come un pretesto per togliere al Sud una delle sue eccellenze.
Il trasferimento dell’Accademia non è solo una questione di sicurezza, ma un tema politico, economico e culturale. È necessario fare luce sulle reali motivazioni e riflettere su come evitare che il Meridione subisca ancora decisioni che ne compromettono il futuro. Non possiamo continuare a essere spettatori passivi di uno spostamento di risorse verso aree già privilegiate. L’Accademia Aeronautica deve restare al Sud, dove è nata e dove, per vocazione e storia, appartiene.
CLICCA QUI PER SOSTENERE IL QUOTIDIANO L’IDENTITARIO
Accademia Aeronautica: a rischio trasferimento un altro scippo al Sud