Vincenzo Capuano, presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno, risponde alle recenti dichiarazioni di Angelo Mazzone, rappresentante di Milano Segreta.
“Diffidiamo chiunque a far circolare narrazioni menzognere circa l’artigianato ed il fenomeno turistico napoletano. Le vie del centro storico di Napoli non sono state spodestate dalle pizzerie, anzi, qualcuno spieghi ad Angelo Mazzone ed alla redazione di Fanpage che l’associazione delle Botteghe di San Gregorio armeno ha ottenuto una delibera a difesa dell’arte del presepe e del pastore, con una dura battaglia, contro qualsiasi speculazione. Ad oggi, in via San Gregorio armeno non è possibile aprire locali che non siano Botteghe artigianali.
Come tutti i centri storici di Europa, anche Napoli affronta sicuramente momenti delicati di convivenza tra turismo e cittadini ma ricordo che siamo una delle ultime se non l’ultima grande città in Europa vissuta ancora dal proprio popolo originario.
“Queste dichiarazioni – prosegue Capuano – “non solo sminuiscono la ricchezza del nostro patrimonio, ma ignorano completamente l’eccellenza e la tradizione che San Gregorio Armeno continua a rappresentare a livello mondiale”. San Gregorio Armeno è ancora oggi la strada simbolo dell’artigianato napoletano, una via unica al mondo, dove il presepe napoletano si esprime in tutta la sua grandezza artistica e culturale. Come associazione Botteghe di San Gregorio Armeno, siamo riusciti a ottenere importanti risultati per la tutela del nostro patrimonio: l’intera strada è ora protetta e dedicata esclusivamente all’artigianato presepiale e pastorale. Non solo: stiamo per inaugurare una scuola d’arte presepiale napoletana, nel cuore del centro storico, un progetto che segna l’inizio di una nuova stagione di valorizzazione della nostra tradizione.
Le accuse di “foodizzazione” che sentiamo muovere da più parti riguardo al turismo napoletano, non le condividiamo.
Da artigiani, crediamo che l’arte non si possa limitare a gabbie istituzionali o preconcette. L’arte napoletana si esprime in numerosi modi e maniere, anche nel cibo, che ha portato, attraverso Napoli, la stessa Italia nel mondo con la pizza e gli spaghetti, considerati anch’essi mero folclore erroneamente. Non dimentichiamo, infatti, che la stessa cultura presepiale ha in sé anche l’arte e la rappresentazione di diverse maestranze e mestieri, tra i quali l’oste e gli artisti e personaggi cosiddetti “da strada”. Fu la stessa aristocrazia a voler vedere rappresentata l’anima popolare in ogni sua forma sul presepe napoletano dai migliori artisti e scultori dell’epoca, ed infatti ancora oggi, noi artigiani, siamo espressione di ciò che Napoli mostra e racconta quotidianamente e la nostra arte racconta di rimando la città in tutte le sue variegate sfumature.
“Invitiamo tutti, compreso il signor Mazzone, a visitare San Gregorio Armeno e Napoli con occhi nuovi, per scoprire non solo la straordinaria tradizione presepiale, ma anche il lavoro e la passione che ogni giorno portiamo avanti per mantenere viva questa ed altre eccellenze.“
Vincenzo Capuano
Presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno
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Non accettiamo lezioni: San Gregorio Armeno è l’eccellenza mondiale dell’artigianato
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