Il caffè letterario de “L’Identitario” si sta affermando come luogo di incontro e approfondimento per il confronto sulla cultura partenopea. Un polo attrattivo per le personalità, gli artisti, artigiani, comitati, associazioni e movimenti di opinione. Ieri, alla serata di apertura del “Caffè Letterario L’Identitario” – sito in Via Lucrezia D’Alagno 26 – anche il Sindaco Gaetano Manfredi, l’assessore al Turismo Teresa Armato, il presidente della Municipalità 2 Roberto Marino, la presidente della Municipalità 4 Maria Caniglia, il capo di gabinetto del sindaco Maria Grazia Falciatore, il presidente della BCC Napoli Amedeo Manzo, ed il vicepresidente Ferdinando Flagiello, il capo gabinetto del sindaco Mariagrazia falciatore, Antonio Lucidi, vicepresidente de “L’altra Napoli Onlus”. Anche il Sindaco e la Giunta hanno, dunque, riconosciuto il caffè letterario Identitario come un grande laboratorio di idee e progetti per la città.
“L’Identitario”, da cui il Caffè Letterario, non è solo un giornale ma un luogo dove cultura e territorio si intrecciano in un dialogo costante. Si preoccupa, da sempre, di essere megafono e cassa di risonanza delle istanze territoriali, si è sempre schierato a difesa del lavoro, contrastando la narrazione tossica sul turismo che vorrebbe lo spontaneismo economico dei napoletani annichilito dalle spinte di potere delle multinazionali, senza però mai negare le criticità che devono e che possono essere risolte da una gestione attenta e lungimirante.
La valorizzazione e lo sviluppo degli eventi legati all’artigianato locale e alle manifestazioni artistiche, per L’Identitario, passano dal collante di varie arti e mestieri: dal food, alla musica, agli artigiani, ai poeti, ai pittori, agli scultori e scrittori che insieme rappresentano le capacità e la genialità che da secoli Napoli sa esprimere e continua ad esprimere.
Nonostante l’atmosfera festosa e cordiale, la serata d’inaugurazione ha rappresentato anche un’importante occasione di confronto per gli artigiani e i commercianti di San Gregorio Armeno ed altri comitati del centro storico, che hanno esposto problematiche e proposte per migliorare la vivibilità e la sostenibilità della storica strada dei presepi. Vincenzo Capuano, presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno e socio del caffè letterario, ha sintetizzato con efficacia il ruolo del nuovo caffè:
“L’Identitario raccoglie istanze come un padre fa con i propri figli. Durante l’inaugurazione, molti artisti hanno colto l’occasione per dialogare su problematiche importanti, come la flessibilità nei giorni e nelle ore non di punta e il tema del senso unico. È per noi incoraggiante vedere il caffè il luogo che, oltre a celebrare la cultura, si pone al servizio della comunità”.
L’incontro ha anche toccato temi centrali per il futuro della strada più iconica di Napoli. Il sindaco Manfredi ha ribadito l’impegno dell’amministrazione verso San Gregorio Armeno “uno dei luoghi più identitari della città”. Apprezzando la dinamicità dell’incontro, ha annunciato un progetto per il prossimo anno, volto a migliorare l’aspetto estetico dei banchetti della fiera natalizia, sottolineando la necessità di un dispositivo flessibile per il senso unico capace di adattarsi alle diverse esigenze e che possa accontentare tutti gli artigiani e commercianti. L’assessore Armato ha posto l’accento sul valore strategico della strada anche dal punto di vista dell’accoglienza turistica: “Abbiamo impedito l’apertura di qualsiasi attività non strettamente collegata alla cultura presepiale e del folclore napoletano, continueremo ad ascoltare il territorio per preservare questa perla della tradizione napoletana”.
Amedeo Manzo, protagonista degli investimenti a tutela di San Gregorio Armeno, ha aggiunto: “Sostenere L’Identitario significa rafforzare la cultura e le radici partenopee”. Il Caffè Letterario L’Identitario si prepara a diventare un centro propulsore di eventi culturali, vernissage, mostre di pastori e iniziative letterarie. Emilio Caserta, direttore del Quotidiano l’Identitario, a tal proposito: “Questo è un punto strategico per la città, si trova tranquillità nonostante il caotico centro storico, ma nello stesso tempo, si può portare una voce, essere il punto focale di interessi popolari ma un punto di incontro con le istituzioni. La serata ha rappresentato l’inizio di un percorso che mira a trasformare un luogo fisico in un simbolo di dialogo, identità e sviluppo. Napoli, e il suo inesauribile potenziale, ha trovato un nuovo faro culturale“.