“Napoli è sempre un passo indietro rispetto agli altri territori: un dato che emerge chiaramente anche dalla gestione dei fondi regionali,” denuncia la consigliera indipendente della Regione Campania, Marì Muscarà. “L’esempio del QR Code per il centro storico parla chiaro. Un taglio che mortifica la valorizzazione di un patrimonio unico al mondo.”
La consigliera punta ora l’attenzione sui fondi destinati a San Gregorio Armeno, icona dell’artigianato napoletano. “È fondamentale che i fondi regionali vadano alla scuola di San Gregorio Armeno, per garantire la formazione degli insegnanti e il completamento delle strutture fisiche. Senza una scuola adeguata, non ci saranno né formatori né giovani artigiani pronti a raccogliere questa eredità,” avverte Muscarà.
A tal proposito, la consigliera annuncia che incontrerà personalmente l’assessore alla formazione per ribadire l’urgenza di questi interventi, mettendo in guardia contro possibili operazioni di distrazione di fondi: “È inaccettabile il rischio che queste risorse vengano dirottate altrove.” Durante il suo intervento in Consiglio la Muscarà ha ricordato di aver presentato un emendamento in Commissione per destinare 100.000 euro alla creazione di un’accademia per i giovani pastori-artigiani di San Gregorio Armeno, con l’obiettivo di unire formazione e lavoro. “Questo progetto avrebbe potuto essere un modello per i giovani in difficoltà, offrendo loro un’opportunità concreta. Tuttavia, la cifra è stata drasticamente ridotta, e ancora una volta ci troviamo di fronte a scelte che penalizzano Napoli,” afferma.
La consigliera conclude con una riflessione critica: “Siamo di fronte forse all’ultimo bilancio regionale in cui potremo incidere. Ma come possiamo sperare in un futuro migliore per Napoli quando manca persino un assessore alla cultura in Regione? È il momento di agire per non lasciare questa città, e i suoi giovani, senza prospettive.”
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