“Sebbene la notizia della tregua a Gaza porti un momento di gioia è fondamentale riconoscere che la pace rimane fragile e instabile. Va puntualizzato che, sebbene il Gabinetto di Israele avesse approvato l’accordo con Hamas, al quale sarebbe dovuto succedere il via libera definitivo del Governo del Premier israeliano Benjamin Netanyahu, il Ministro della Sicurezza Nazionale di Israele, Ben-Gvir, abbia dichiarato che se l’accordo sul rilascio dei rapiti fosse approvato, si sarebbero presentate lettere di dimissioni uscendo dal Governo. Nonostante queste minacce, fortunatamente, l’accordo è stato comunque approvato e votato dal Governo israeliano, grazie all’appoggio delle opposizioni. Pertanto, se da un lato la notizia della tregua a Gaza suscita gioia da parte di tutti noi, ancora una volta ci troviamo dinanzi ad una pace che tarda a poggiare su basi solide. L’auspicio è che i vari equilibri interni possano prevalere sulle incomprensioni, poichè la guerra è sempre una ferita profonda nell’umanità, un’ombra che oscura il futuro e spezza i legami tra le persone e i popoli. Portando con sè sofferenza, distruzione e una perdita incommensurabile di vite umane: i veri eroi non sono quelli che combattono con le armi, ma coloro che scelgono il dialogo, la comprensione e la compassione, dunque l’auspicio è che prevalga il buonsenso e il rispetto per la dignità del popolo palestinese, poiché la guerra genera solo sofferenza e distruzione”.
Così in una nota la Senatrice Vincenza Aloisio (M5S).
: “in Medio Oriente, Pace vulnerabile e in bilico){kind=link}