Home Cultura Il Festival di Sanremo? Figlio proprio del Festival di Napoli!

Il Festival di Sanremo? Figlio proprio del Festival di Napoli!

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Rubrica a cura di Stefano Bouché: l’Indipendentista
Quando si parla del Festival di Sanremo, si pensa subito alla Liguria e alla storica kermesse musicale che ogni anno domina la scena italiana. Ma in pochi sanno che l’idea stessa di un evento dedicato alla promozione della canzone ha radici ben più antiche e affondano proprio nella cultura musicale partenopea. Già nel 1931, infatti, Napoli aveva portato la sua musica nel cuore di Sanremo con una manifestazione che anticipava in modo sorprendente la struttura del futuro Festival.

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Durante il periodo natalizio del 1931, precisamente dal 24 dicembre al 1° gennaio 1932, il Casinò Municipale di Sanremo ospitò un evento straordinario: il Festival Napoletano. Ideato dal poeta Ernesto Murolo in collaborazione con il direttore d’orchestra Ernesto Tagliaferri, l’evento aveva l’obiettivo di promuovere il repertorio musicale napoletano in un palcoscenico prestigioso. A rendere possibile questa manifestazione fu anche il commendatore De Santis, direttore del Casinò e napoletano di nascita, che volle fortemente portare un pezzo della sua città nella località ligure. Il Festival Napoletano, dunque, si configurava come una grande celebrazione della canzone partenopea, creando una connessione tra Napoli e Sanremo che, due decenni dopo, si sarebbe trasformata in una vera e propria competizione musicale.

La manifestazione non aveva carattere competitivo, ma era una vetrina di eccellenza per la canzone napoletana. La scenografia ricreava l’atmosfera di una trattoria di campagna, mentre il repertorio presentato al pubblico spaziava tra brani celebri e successi meno noti, ma comunque molto apprezzati all’epoca. Tra i pezzi proposti figuravano classici come ’O Sole Mio e Torna a Surriento, ma anche brani come ’A Surrentina dei fratelli De Curtis e ’Mbraccio a mme, scritta dagli stessi Murolo e Tagliaferri. A esibirsi furono grandi interpreti del tempo, tra cui Nicola Maldacea, Ada Bruges, Mario Massa, Ferdinando Rubino e Carlo Buti, dando lustro alla musica napoletana in un contesto internazionale. Il successo della manifestazione fu tale che alcuni documenti storici lasciano intendere la possibilità di una seconda edizione nell’aprile del 1932, a riprova dell’entusiasmo suscitato dall’evento.

Pur non essendo concepito come un concorso, il Festival Napoletano presentava elementi che sarebbero poi stati ripresi dal Festival di Sanremo, nato ufficialmente nel 1951. Entrambe le manifestazioni si sono tenute inizialmente al Casinò Municipale di Sanremo, hanno previsto l’accompagnamento orchestrale dal vivo e hanno funzionato come vetrine per la promozione musicale. Se oggi il Festival di Sanremo è il principale appuntamento canoro italiano, non si può ignorare il fatto che il modello di un grande evento dedicato alla canzone abbia preso forma grazie alla tradizione musicale napoletana. Ancora una volta, Napoli si conferma culla di innovazione culturale, capace di esportare le sue idee e influenzare in modo indelebile il panorama artistico nazionale.

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