Home Attualità Maschio Angioino, meno di 48 ore dopo il maxi intervento di bonifica...

Maschio Angioino, meno di 48 ore dopo il maxi intervento di bonifica tornano gli accampamenti dei clochard

BCC

di Antonio Folle

Pubblicità
l'-ecommerce del Sud Italia

Un vecchio e saggio detto partenopeo recita “chi fraveca e sfraveca nun perde maje tiempo”. E questo antica perla della saggezza napoletana si adatta alla perfezione all’attuale situazione degli spalti del Maschio Angioino, uno dei simboli di Napoli più famosi nel mondo. Due giorni fa il Comune di Napoli ha annunciato in pompa magna un maxi intervento di recupero dell’area verde che circonda il castello, un intervento “interforze” realizzato grazie alla collaborazione tra Asìa, la Polizia Municipale, i Servizi Sociali del Comune, personale Anm e personale Napoliservizi. Uno spiegamento di forze incredibile – mancavano solo squadre di acchiappafantasmi – per dire basta una volta per tutte al degrado di quelle povere aree verdi all’interno della quale è stato ritrovato di tutto. Dai pezzi di mobilio utilizzati dai senza fissa dimora per costruire i loro rifugi di fortuna a tonnellate di rifiuti accumulati in anni ed anni di colpevole dimenticanza da parte delle istituzioni. Istituzioni che, è bene sottolinearlo pure erano state più volte sollecitate in tal senso da cittadini e comitati civici di quartiere. Palazzo San Giacomo ha posto particolare enfasi sull’intervento “umanitario” da parte degli assistenti sociali che, stando a quanto riportano i quotidiani partenopei, hanno preso in carica alcuni senzatetto per offrire loro una sistemazione dignitosa. Tutto è bene quel che finisce bene? Nemmeno per sogno. Perchè già da questa mattina, come ha segnalato Antonio Alfano dell’associazione No comment, una delle associazioni attive da anni nel denunciare il degrado degli spalti del Maschio Angioino, un mini accampamento di senza fissa dimora è tornato a fare capolino sulle aree verdi ripulite con così tanta fatica e solerzia. Per il momento, come ha segnalato Alfano, si tratta di un caso isolato. Ma il rischio è di veder tornare in pochissimo tempo la stessa comunità di disperati che aveva contribuito a creare la maxi discarica che deturpava la vista di uno dei monumenti più famosi del mondo. “In riferimento all’operazione di pulizia per il recupero degli spazi verdi posti sotto gli spalti del Maschio Angioino – si legge in una nota che l’associazione No Comment ha inviato al Comune di Napoli – che ha impegnato il personale di Napoli Servizi, dell’Asia, dell’Anm, dei Servizi Sociali del Comune, del Nucleo investigativo Ambientale Emergenze Sociali della Polizia locale e del Servizio Veterinario dell’Asl, vi comunichiamo la nostra preoccupazione sulla durata del risultato. L’operazione rischia di essere un episodio transitorio di manutenzione straordinaria, se non sarà attivato un protocollo di vigilanza per tutelare l’area. Sono circa 20 anni che le aiuole, deputate all’accoglienza dei turisti e dei cittadini, sono spesso soffocate dal degrado ambientale con gravi problematiche igienico sanitarie. Basta spulciare la cronaca dei quotidiani locali dal 2008. Già questa mattina (1 marzo 2025) il luogo ha ospitato nuovi insediamenti. Trovare un equilibrio di solidarietà con le emergenze sociali di strada non è facile, ma potrebbe essere utile coinvolgere le associazioni di volontariato per gestire gli spazi pubblici”.

Pubblicità
Il Seggio del Popolo - Locanda
l'-ecommerce del Sud Italia