di Luigi Fioretti
Con l’arrivo della nuova stagione estiva, tra aprile e maggio, i monumenti di Napoli torneranno a essere affollati dai visitatori, mentre le grandi navi da crociera riverseranno in città migliaia di turisti. Il 2025 è anche un anno giubilare, iniziato il 13 febbraio e destinato a concludersi il 21 dicembre, portando con sé un flusso ancora maggiore di pellegrini che affolleranno chiese, piazze e strade. Tuttavia, questa ripresa economica si scontra con un problema sempre più evidente: la mancanza di manutenzione stradale, che sta trasformando le vie cittadine in percorsi a ostacoli, pericolosi per residenti e turisti. Strade simbolo dello shopping e della vita cittadina, come via Toledo e via Chiaia, oggi si presentano piene di buche, pavimentazioni sconnesse e marciapiedi deteriorati. A peggiorare la situazione contribuisce l’usura causata dal continuo passaggio di residenti, turisti e mezzi di trasporto pubblico. Ma il problema non si ferma qui: anche le arterie principali della viabilità, dal Vomero a Fuorigrotta fino a Posillipo, versano in condizioni critiche, senza che le istituzioni cittadine abbiano ancora dato risposte concrete.
Chi segue da tempo le vicende amministrative della città ricorderà che nel 2023 l’assessore alla Mobilità, Infrastrutture e Protezione Civile, Edoardo Cosenza, aveva annunciato un bando per il rifacimento delle strade dello shopping. Un progetto che, però, venne bloccato a causa di irregolarità nella documentazione della ditta vincitrice, con il conseguente slittamento dell’intervento al 2024. Ma ora, nel 2025, il bando continua a tardare.
Nel frattempo, nei quartieri popolari la situazione è ancora più drammatica. Se per le strade dello shopping erano previsti fondi, nei vicoli di Montesanto, Montecalvario, Sanità e Forcella il degrado è ormai fuori controllo. Crepe, dissesti e affossamenti rendono il transito difficoltoso e pericoloso, non solo per auto e scooter, ma persino per i mezzi di emergenza. Il rischio non si limita ai danni ai veicoli, ma si estende alla sicurezza di pedoni e motociclisti, con incidenti in aumento, specialmente nei giorni di pioggia.
Come sempre, la mancanza di un piano strutturato di manutenzione stradale stride con la crescita della città e il suo sviluppo turistico. Napoli sta attirando investimenti e attenzioni internazionali, ma senza infrastrutture adeguate, tutto questo rischia di frenarsi. Senza un intervento serio e deciso, la città potrebbe trasformarsi in una trappola per i suoi stessi cittadini e per chi la visita.
Non basta il fascino della storia per sostenere il centro storico e i suoi quartieri: servono strade sicure e servizi efficienti. Ad oggi, però, da parte del Comune e della Regione arrivano solo annunci e promesse, mentre i cittadini e i commercianti continuano a convivere con vergognosi rattoppi e un degrado sempre più evidente.