di Alessandro Casillo
La domenica si tinge di verde nel Kent, mentre l’inverno sussurra un timido addio. E il cuore, improvvisamente, si fa domande: ti è mai capitato di sentire un’emozione così potente da non poterla domare? Una melodia che ti accarezza l’anima, uno sguardo che ti scioglie le certezze, un pensiero che ti fa vibrare la pelle come un brivido di seta. Ieri, durante un evento dedicato alla gentilezza, ho visto occhi inumiditi e sentito sussurri di “scusa”, come se l’emozione fosse un segreto da nascondere, un sentimento di cui vergognarsi. Ho sorriso a quelle anime delicate, invitandole ad abbracciare la loro natura, perché la sensibilità è un dono raro e prezioso, un fiore da custodire con cura.
Il mondo, spesso frettoloso e indifferente, ci vuole convincere che sentire troppo è una debolezza, un difetto da correggere. Ci spinge a trattenere le lacrime, a mascherare la commozione, a smussare gli angoli del nostro cuore, per renderlo più “forte”. Ma io credo che la sensibilità sia la nostra più grande ricchezza, la nostra voce più autentica. Essere sensibili significa essere vivi, pulsanti, in sintonia con il mondo. Significa ascoltare con il cuore, oltre che con le orecchie. Significa commuoversi davanti alla bellezza di un tramonto, sentire il dolore altrui come fosse il nostro, perdersi tra le righe di una poesia e ritrovarsi.
La psicologia in alcuni casi, descrive le Persone Altamente Sensibili come anime che percepiscono dettagli invisibili ai più, che si emozionano per un nonnulla, che vivono il mondo con un’intensità quasi magica. Certo, a volte è faticoso, perché ogni esperienza lascia un segno più profondo. Ma è anche ciò che ci rende capaci di amare con una profondità infinita, di provare empatia, di apprezzare la bellezza in ogni sua sfumatura. Il mondo ha un disperato bisogno di persone che sentono, che si lasciano attraversare dalla vita senza paura di mostrare la loro anima. Persone che non si vergognano delle loro lacrime, che non temono di commuoversi, che non si nascondono dietro maschere di indifferenza.
Se anche tu ti emozioni facilmente, se una canzone ti fa piangere, se le parole ti toccano il cuore, non cambiare. Non spegnere quella luce che ti rende unico. La tua sensibilità è un dono raro e prezioso. Custodiscila, amala, mostrala al mondo senza timore.
