Le Mani di Napoli ha aderito all’iniziativa lanciata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed ha organizzato, il 15 aprile 2024 a Villa Doria d’Angri, un evento legato all’artigianato cosiddetto ‘d’immagine’.
Si è svolta così una giornata entusiasmante che ha visto tantissime realtà incontrarsi nella Villa lussuosa e storica di Napoli dal panorama unico, da istituzioni locali e nazionali: “Nell’ambito del nostro programma di valorizzazione dell’area Unesco che abbiamo avviato da poche settimane c’è uno spazio importante per l’artigianato di qualità nel centro storico” ha dichiarato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Presenti nel primo blocco anche Antonio Garofalo, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, Matteo Lorito, Rettore Università Federico II di Napoli Antonio Marchiello, Assessore al Lavoro e alle Attività Produttive della Regione Campania, Alfredo Veneziani, Responsabile Casa del Made in Italy della Campania – Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Giancarlo Maresca, presidente associazione Le mani di Napoli, il quale ha dichiarato:”Noi in questo momento vogliamo sostenere un progetto di tutela e valorizzazione di quello che una volta si chiamava artigianato di alta gamma e che noi abbiamo chiamato un nome nuovo: artigiano d’immagine. Questa immagine positiva che danno gli oggetti, con una qualità e una storia importante, non si riflette solo su chi quegli oggetti li compra, li indossa, li mette in casa, ma anche sul Paese che li produce e li difende”.
(Napoli Crea: le Mani di Napoli alle istituzioni: «Difendiamo le eccellenze Made in Naples»)
Ai microfoni de L’Identitario il vice-presidente dell’associazione, Damiano Annunziato ha dichiarato quanto segue: “L’evento di oggi non è un traguardo ma una rampa di lancio, per questa filiera e la città. In futuro Napoli potrà avere una giornata dedicata, che rispecchi nel mondo le proprie eccellenze artigianali, la passione, la poesia che noi tramandiamo da anni e non dobbiamo perdere. Oggi è stato fatto un grande passo, anche di sensibilizzazione con le istituzioni, insieme a tante altre eccellenze, così da far valere il Made in Naples agganciati al Made in Italy. Abbiamo tanto da raccontare, le sartorie, i presepi, sono conosciuti dall’altra parte del mondo ma meno quasi nelle nostre zone, noi dobbiamo portare questo Credo all’estero ma soprattutto in Italia e Napoli deve tornare ad essere un punto centrale per il terzo settore. Io che giro il mondo a volte mi rendo conto come siamo più valorizzati all’estero che in Italia“.
E’ stata la volta poi degli interventi negli altri blocchi durante l’intera giornata a cominciare da altri personaggi importanti dal punto di vista politico-accademico e bancario: Alberto Gusmeroli, presidente Commissione Attività Produttive alla Camera; Fabrizio Di Gianni, avvocato esperto in tutela giuridica delle imprese italiane, il dr. Amedeo Manzo, Presidente BCC Napoli (clicca qui per il video intervento) che ha ribadito più spesso quanto serva che le banche debbano stare vicino alle iniziative dei cittadini e delle piccole imprese, e che l’economia se non passa per l’umanità ma si ferma ad algoritmi e ‘finanzia fluida’, cripto e tanto altro, allora veramente la vita diventerà sempre più difficile. La BCC Napoli ha dimostrato soprattutto negli ultimi anni, di essere vicino alle piccole imprese a cominciare dall’epoca pandemica, in cui mentre altre banche chiudevano gli sportelli, la BCC li apriva e spesso senza neanche tenere conto dei redditi per le persone che andava ad aiutare. Importante valorizzare le eccellenze ma ancora più importante valorizzare il capitale umano e le piccole imprese napoletane. Sono intervenuti anche Francesca Alicata, Responsabile Relazioni esterne SIMEST, Luigi Gallo, Responsabile incentivi e innovazione Invitalia, ed il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto è intervenuto in un videomessaggio ed ha sottolineato che “il lavoro che si è fatto per la revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza: abbiamo individuato una misura nuova e importante che è quella pari a 6,3 miliardi di euro destinata alla transizione 5.0, quindi all’innovazione e all’efficientamento delle nostre imprese“.
Dopo gli interventi come quello di Matteo Lorito, Rettore Università Federico II di Napoli, Armida Filippelli, assessore alla Formazione Regione Campania, Valter Luca De Bartolomeis, dirigente Caselli Real Fabbrica di Capodimonte e direttore ITS Made Academy, una vera eccellenza del nostro territorio, Chiara Marciani, Assessore alle Politiche giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli, Nicoletta Caraceni, Sartoria Caraceni Milano, Pasquale Della Pia, consigliere Assocalzaturifici e componente sez. Moda Unione Industriali, sono intervenuti per il mondo dell’arte presepiale Vincenzo Capuano, presidente delle Botteghe di San gregorio Armeno (CLICCA QUI PER IL VIDEO INTERVENTO), il quale ha sottolineato gli obiettivi dell’associazione e queste belle iniziative, “a cominciare poi dalla scuola di arte presepiale napoletana di cui si avvicina la sua apertura sempre di più”.
Dario Ciccarelli, dirigente del Ministero dell’Economia e delle Finanze – direzione generale di Napoli, è intervenuto sottolineando quanto sia indispensabile una visione di stato come sistema di comunità territoriali che attinge dalla storia dei popoli, dalle tradizioni, per essere se stessi anche sul mercato globale ed essere competitivi, ed è importante allontanarsi sempre di più da quel sistema di stato burocratico calato dall’altro dal punto di vista delle norme. Serve una globalizzazione dal valore umano, proprio come Napoli sta insegnando al mondo!
Sono intervenuti anche Gianluca Cantalamessa, componente Commissione Attività produttive al Senato; Mariano Bruno, Segretario Generale del Corpo Consolare di Napoli, e tanti altri personaggi illustri come: David Luff, avvocato specializzato in commercio internazionale, professore di diritto del commercio internazionale presso le università di Liegi, Lille, Barcellona e al Collegio d’Europa e Bernard O’ Connor, professore di diritto internazionale all’Università di Milano, avvocato esperto in diritto dell’UE e in materia di commercio internazionale.
Quello che resta a fine giornata è la passione e la tradizione del popolo napoletano dal punto di vista artigianale, sono le eccellenze, è la voce che la città ha come territorio ma soprattutto come capitale umano. E’ importante che le istituzioni sembra che si stiano sempre più sensibilizzando per queste tematiche, importantissimo poi che tutto questo diventi associazione, scuola, organi di formazione ed informazione, ma soprattutto di difesa e tutela della storia del Made in Naples, perchè Napoli deve tornare ad essere la capitale che è sempre stata.
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