Nel 474. A.C. si svolse una fondamentale battaglia terrestre e navale nell’attuale golfo di Napoli al largo di Capo Miseno. Gli etruschi dal nord non volevano perdere i territori conquistati in Campania e il loro dominio sul Tirreno. Ciò fatalmente contrastava le legittime aspettative di Partenope, che stava per divenire Neapolis, e di tutta la Magna Grecia che aveva fuso la cultura ellenica e quella dei popoli del sud della penisola. Per terra e per mare gli etruschi intendevano spazzare via il centro della resistenza in Cuma. Ma dal meridione della Sicilia una flotta possente siracusana giunse ad aiutare i cumani con la disastrosa sconfitta finale degli attaccanti. Qualche decennio dopo un ulteriore tentativo terrestre degli etruschi portò alla loro totale distruzione per mano degli ardimentosi cumani, rinforzati dagli autoctoni, e all’abbandono definitivo del loro espansionismo a sud.
A noi preme evidenziare la perfetta sinergia tra siciliani e napolitani, ante litteram, che costituisce un esempio che la storia moltiplicherà e fortificherà sino all’auge del XIX sec. D.C. quando nella cultura e, sorprendentemente nell’economia, le Due Sicilie dominavano il mondo pacificamente, assieme, purtroppo, a quelli d’oltremanica che lo facevano con la massima violenza che consentì il loro prevalere con la poco riconosciuta 1° Guerra Mondiale contro Napoli e la Sicilia.
Vincenzo Gulì
Per approfondire: https://megalehellaskr.wordpress.com/2021/04/14/la-battaglia-navale-di-cuma/