Rilanciamo l’Articolo di Luca Antonio Pepe sulla testata di cui è direttore CentroSud24 per portare avanti, insieme, la nostra attività di denuncia sui furti ai danni del Sud nei governi che si susseguono nel tempo.
L’ennesima vergogna ammazza Sud. Dopo aver depennato 16 miliardi di risorse destinate al Sud dal PNRR, sottratto ai comuni fragili diversi miliardi dal Fondo di Solidarietà Comunale e sforbiciato 3,5 miliardi dal Fondo Perequativo Infrastrutturale destinato al Meridione, continua l’operazione di sventramento delle casse meridionali. Questa volta, il faro è puntato sull’articolo 14 del DL 60/2024, cioè il decreto coesione. Obiettivo di questo articolato è di risanare il sito industriale di Bagnoli-Coroglio. In particolare viene prevista la sottoscrizione di un protocollo di intesa per l’individuazione degli interventi finanziabili e dei relativi cronoprogrammi procedurali e finanziari, disciplinando la copertura degli oneri, quantificati complessivamente in 1,2 miliardi di euro per il periodo 2024-2029.
Tuttavia, non sfugge che l’assegnazione delle risorse prevede l’utilizzo dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, destinati già per legge – nella misura dell’80% – al Mezzogiorno. A questo punto va fatta una precisazione: occorre sapere che quest’area è un Sito di Interesse Nazionale. La parola chiave è “interesse nazionale”: dunque, se il sito è di “interesse nazionale”, perché l’Esecutivo intende riqualificare l’area con i Fondi per lo Sviluppo e la Coesione? Perché sottrarre alla Regione Campania 1,2 miliardi che poteva utilizzare per altre finalità, quando l’intervento andava finanziato con risorse nazionali?
L’ennesimo scippo al Sud va fermato, anche ricorrendo alla Consulta.
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