Home Attualità Napoli e il cimitero di Poggioreale: dal prestigio borbonico all’abbandono dei defunti

Napoli e il cimitero di Poggioreale: dal prestigio borbonico all’abbandono dei defunti

BCC

Napoli, una città dalla storia gloriosa, ora si trova ad affrontare un’amara realtà: il degrado del Cimitero Monumentale di Poggioreale, un luogo che un tempo rappresentava un simbolo di grandezza e rispetto per i defunti, voluto dai Borbone, ora è immerso nel caos e nell’abbandono. La denuncia arriva dall’associazione Figli del Sud Popolo Sovrano, che solleva un allarme inquietante: i napoletani sono costretti a riportare i propri cari defunti verso una sorta di “ritorno alle discariche”. Il cimitero, una volta vanto della città, è ora teatro di degrado, puzza di cadaveri e mancanza di decoro. Ma com’è possibile che un luogo così importante, il primo cimitero monumentale in Europa voluto dai Borbone, si sia ridotto a questo?

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Dal primo cimitero monumentale all’abbandono totale

Il Cimitero di Poggioreale non è solo un luogo di sepoltura, ma un vero e proprio museo a cielo aperto, un pezzo di storia della città. Fondato nel 1837 dai Borbone, rappresentava un’opera pionieristica per dare un riposo degno ai cittadini di Napoli, in un tempo in cui l’Europa intera era ancora priva di cimiteri simili. Un simbolo di civiltà e di rispetto per la morte, voluto da una dinastia che aveva a cuore il benessere della città. Oggi, però, quel simbolo è stato completamente dimenticato. Il Quadrato Monumentale, un’area che doveva essere un luogo di pace e memoria, è ora immerso in un’aria irrespirabile, con cadaveri recuperati dai crolli delle Arciconfraternite Dottori e San Giacchiano abbandonati sotto un capannone bruciato, esposti alle intemperie. Il puzzo è impressionante, come raccontano i visitatori, e il luogo è ormai diventato inaccessibile per chiunque voglia recarsi a rendere omaggio ai propri cari.
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La denuncia della popolazione è forte e chiara: si parla di un “ritorno alle discariche” per i propri defunti, un chiaro riferimento all’assenza di rispetto e cura per i corpi che riposano a Poggioreale. “Quando i napoletani potranno avere risposta sul tranquillo riposo eterno dei propri cari?” si domanda l’associazione Figli del Sud Popolo Sovrano rappresentata da Max Grillo. Questa domanda non trova risposta da parte dell’amministrazione comunale, che sembra incapace di gestire una situazione così drammatica. Non è accettabile che in una città come Napoli, che vanta secoli di storia e cultura, i defunti vengano trattati con un tale disprezzo.

Il silenzio dell’amministrazione comunale di Napoli è assordante. Mentre i corpi restano esposti e i visitatori abbandonano il cimitero a causa del fetore insostenibile, nessuna risposta concreta è stata data. Si tratta di una situazione intollerabile, che non solo ferisce la dignità dei defunti, ma anche quella dei vivi.

Napoli è una città che ha sempre avuto un forte legame con il culto dei morti, con tradizioni e riti che affondano le radici nella sua storia millenaria. Questo degrado rappresenta una rottura con il passato e un insulto alla memoria dei suoi cittadini. La speranza è che, con denunce come quella dell’associazione Figli del Sud Popolo Sovrano, l’attenzione pubblica possa tornare a concentrarsi su questo scandalo. È necessario un piano di recupero e restauro urgente, che restituisca dignità a un luogo che, nelle intenzioni dei Borbone, doveva rappresentare un monumento alla civiltà e al rispetto per la morte. Il riposo eterno dei defunti non dovrebbe mai essere minacciato dall’incuria e dall’indifferenza. Napoli merita di più, e i suoi morti meritano un luogo degno di memoria e rispetto, non un capannone esposto al degrado e al tempo.

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