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Turismo. Il potere delle grandi piattaforme online: ecco come schiacciano i piccoli imprenditori

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di Biagio Russo

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Negli ultimi anni, molte delle meraviglie del nostro territorio sono state promosse e rese accessibili attraverso le piattaforme di prenotazione online. Questi colossi digitali, grazie a un vasto bacino di utenti, offrono una visibilità importante in cambio di commissioni significative, creando spesso tensioni con i piccoli imprenditori locali che si affidano a queste piattaforme per attrarre turisti. Tuttavia, diverse problematiche stanno emergendo, legate soprattutto al rapporto di potere tra queste piattaforme e i proprietari di immobili e strutture ricettive.

Uno degli aspetti più controversi è la gestione delle cancellazioni. Le piattaforme di prenotazione raramente penalizzano gli ospiti che cancellano all’ultimo momento, permettendo prenotazioni multiple senza alcuna penalità. Questo comportamento causa problemi agli albergatori e ai proprietari, che si ritrovano con stanze vuote pochi giorni prima dell’arrivo previsto, senza il tempo per trovare altri clienti. In questi casi, le piattaforme continuano a trarre profitto dall’uso dei dati delle carte di credito, poiché la disponibilità dei fondi resta nelle mani delle grandi aziende per periodi prolungati.

Un’altra criticità riguarda i ritardi nei pagamenti verso i proprietari, spesso attribuiti a bug informatici o aggiornamenti dei sistemi. Questi ritardi, a volte di mesi, mettono in difficoltà chi gestisce strutture con margini ristretti. Pur senza accusare apertamente di intenti fraudolenti, è innegabile che grandi somme di denaro restano temporaneamente nelle casse di queste multinazionali, generando un vantaggio economico considerevole. Anche la gestione dei reclami solleva preoccupazioni. Quando gli ospiti avanzano lamentele, le piattaforme tendono a tutelare prevalentemente i consumatori, trattenendo parte dei guadagni destinati ai proprietari per coprire eventuali rimborsi. D’altro canto, quando i ruoli si invertono e sono i proprietari a subire danni o violazioni delle regole da parte degli ospiti, le stesse piattaforme spesso si limitano a suggerire di risolvere la questione direttamente con il cliente, senza intervenire in modo significativo. Questo doppio standard può portare a una sensazione di frustrazione e impotenza tra chi lavora nel settore dell’ospitalità.

Uno degli aspetti più controversi è il sistema di recensioni. A differenza di altre piattaforme, molti portali di prenotazione online non consentono ai proprietari di recensire gli ospiti, rendendo di fatto impossibile segnalare comportamenti scorretti da parte di chi soggiorna. Inoltre, anche chi non si presenta può lasciare una recensione negativa, danneggiando la reputazione della struttura. Questo meccanismo crea un ulteriore squilibrio tra ospite e proprietario, con quest’ultimo esposto a richieste irragionevoli sotto la minaccia di cattive recensioni.

La situazione è complicata dal contesto normativo in continua evoluzione. Negli ultimi anni, le nuove regolamentazioni fiscali e le misure imposte agli affitti brevi hanno sollevato preoccupazioni tra i piccoli imprenditori del settore turistico. Tasse più alte, nuove imposte e una maggiore rigidità nelle normative stanno riducendo l’offerta, con il rischio di colpire un settore che ha rappresentato una delle poche speranze di rilancio economico per molte aree del Sud Italia, in particolare Napoli. Per far fronte a queste sfide, una delle possibili soluzioni potrebbe essere la creazione di associazioni di categoria che possano fungere da intermediari tra i piccoli imprenditori e le piattaforme digitali. Tali associazioni potrebbero lavorare per garantire una maggiore equità nelle condizioni contrattuali e per promuovere una collaborazione più bilanciata, in cui siano rispettati i diritti sia dei proprietari che degli ospiti.

Il momento storico attuale, caratterizzato da grandi cambiamenti, offre un’opportunità per ridiscutere questi equilibri. L’introduzione di nuove norme dovrebbe essere vista come un’opportunità per avanzare richieste più eque, tanto nei confronti delle istituzioni quanto verso le piattaforme di prenotazione. Proteggere i piccoli imprenditori e garantire loro un ambiente competitivo e trasparente è essenziale per il futuro di un settore che ha rappresentato una boccata d’ossigeno per l’economia locale.

In conclusione, il problema delle piattaforme di prenotazione online è diffuso su scala internazionale, ma ha un impatto specifico e rilevante soprattutto in Italia e nel Mezzogiorno. Proteggere l’industria dell’ospitalità significa proteggere il tessuto economico di una terra che ha tanto da offrire, e che non può permettersi di perdere questa opportunità a causa di regole eccessivamente rigide o di rapporti commerciali sbilanciati a favore delle multinazionali.

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