Rubrica libera “L’Indipendentista” a cura di Stefano Bouché
Negli ultimi giorni, la discussione sulla statua di Gaetano Pesce in Piazza Municipio a Napoli è esplosa, alimentando un dibattito acceso tra cittadini, critici e appassionati d’arte. Non importa se si sia favorevoli o contrari all’opera, ciò che conta davvero è che, nel bene o nel male, se ne parli. L’arte, dopotutto, deve suscitare un’emozione, ed è esattamente ciò che è successo con il Pulcinella di Pesce. Ma mentre le opinioni su ciò che è “arte” sono sempre soggettive, non si può fare a meno di interrogarsi sulla reale collocazione e bellezza di questa installazione. Pulcinella, simbolo iconico di Napoli, viene rappresentato in una forma che, agli occhi di molti, ricorda più un grazioso abat-jour da comodino che una monumentale celebrazione della tradizione partenopea. Le sue dimensioni, il design e il contesto circostante rendono difficile, per alcuni, considerare questa statua come un’aggiunta valida al cuore della città.
Non sarebbe stato meglio trasformare Piazza Municipio in un’oasi verdeggiante, piuttosto che destinare risorse pubbliche a un’opera che molti definiscono fuori contesto? Gli spazi urbani, specialmente quelli centrali come questo, dovrebbero essere punti di riferimento per il benessere cittadino, luoghi dove natura e architettura si fondono armoniosamente. Ecco perché una piazza alberata e ben curata potrebbe essere una visione di gran lunga più apprezzata. Tuttavia, è pur vero che l’arte non deve sempre piacere, ma deve far parlare di sé, come Pesce è riuscito a fare. La vera questione, a questo punto, non riguarda solo il valore artistico dell’opera, ma anche il suo costo. Era davvero giusto investire denaro pubblico per un esperimento di tale portata? O forse sarebbe stato più corretto che il Comune di Napoli ricevesse una compensazione per ospitare una forma d’arte così “sperimentale”? Perché non lasciar spazio alla creatività senza costi esorbitanti, in modo che tutti possano beneficiarne?
In conclusione, se da una parte l’arte deve emozionare, dall’altra non si può ignorare l’importanza del contesto urbano e del valore economico delle scelte culturali. Piazza Municipio è un simbolo di Napoli, e come tale merita di essere arricchita con opere che riflettano non solo l’identità della città, ma anche il rispetto per il suo tessuto sociale e visivo. Gaetano Pesce ha fatto parlare di sé, ma resta da chiedersi a quale prezzo.
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La statua di Gaetano Pesce in piazza Municipio: “arte o ingiustizia”?