Rubrica: L’Indignato a cura di Giuseppe Giunto
Dittatore: Magistrato straordinario romano, fornito di imperium maximum, cioè della pienezza di poteri civili e militari (questi ultimi costituiscono la parte più appariscente della sua attività). Egli può sospendere tutti gli altri magistrati forniti di imperium o conservarli nell’ufficio, ma subordinati a lui stesso. Dittatore /dit:a’tore/ s. m. [dal lat. dictator -oris, der. di dictare “dettare”]. (polit.) [capo di un governo totalitario] ≈ autocrate, despota, oppressore, tiranno.
Esiste un decreto del 15 ottobre 1860 emanato da Giuseppe Garibaldi a Napoli dove si dichiara dittatore, e in un punto recita: le due Sicilie che al sangue italiano devono il loro riscatto e che mi elessero liberamente dittatore…questo passaggio ha totalmente preso la mia attenzione. Non ho trovato, in nessun libro, o altro documento storico il passaggio dove si parla di un voto popolare, dove si eleggeva Giuseppe Garibaldi “Dittatore” inoltre non sapevo che i dittatori si potessero eleggere, sapevo che si autoproclamano capi, concentrando su di sé tutti i poteri quello si. Inoltre si redige un decreto “dittatoriale” datato 17 ottobre 1860; dove Garibaldi dichiara le Due Sicilie, come parte integrante dell’Italia una e indivisibile. Praticamente anticipa il risultato del voto che si terrà il 21 ottobre 1860. Un veggente? Un Mago? Ma la cosa più strana è che un uomo che parla tanto di libertà, oltre a dichiararsi “Dittatore” invade una nazione in nome di un altro re, e dopo lascia il suo potere al re straniero di quel popolo. Roba da mal di testa!! Le due Sicilie debbono la loro libertà al sangue italiano?! Ma veramente battaglie come quelle di Calatafimi, Milazzo, Palermo, Messina e altre ancora, descrivono un pensiero diverso, di un esercito regolare che combatte persone venute da altri luoghi d’Italia, e che cerca di respingere quella che è un’invasione, e non per riscattarsi. Forse è più il sangue meridionale quello versato? Esiste a Largo di Palazzo (Piazza del Plebiscito) un Palazzo che si chiama Palazzo Salerno, Il nome lo prende da uno dei figli di Ferdinando IV, il duca Leopoldo Giovanni Giuseppe di Borbone, principe di Salerno. Il palazzo fu costruito nel 1775 per volere di Ferdinando IV nel 1815. Con la conquista garibaldina del 1860, per volere di Garibaldi divenne sede del Comando Generale Militare delle province napoletane. Quando sentì per la prima volta questa cosa mi domandai: Chi ha dato l’ordine, chi ha deciso e con quale autorità si è espropriato un bene privato per darlo a uso militare?
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Quel dittatore a cui hanno intitolato strade e piazze