Il restauro del patrimonio artistico dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, con al centro il capolavoro L’Incoronazione della Vergine, segna un punto di incontro tra storia, cultura e visione per il futuro. Durante la cerimonia di presentazione, il direttore generale Antonio D’Amore e il presidente della BCC Napoli, Amedeo Manzo, hanno sottolineato l’importanza di riscoprire le radici storiche della città e di valorizzare il suo immenso patrimonio culturale, intrecciandolo con la missione di assistenza sanitaria.
D’Amore ha posto l’accento sull’importanza di non dimenticare le fondamenta storiche dell’ospedale:
“Noi costruiamo qui anche il futuro, il futuro dell’assistenza, però non possiamo dimenticare quella che è la nostra memoria, i fondamenti della nostra storia. Questi quadri erano negli ospedali del ‘600 e del ‘700 napoletano, che tra le altre cose hanno visto tanta sofferenza. Sono opere che intendiamo restaurare per far sì che la memoria sia sempre presente nella costruzione di un futuro anche assistenziale”.
Il progetto di restauro non riguarda solo L’Incoronazione della Vergine, ma anche altre opere di valore inestimabile, come un Cristo del ‘700, un Igno del ‘500 e un antico libro del nonno di Savonarola. Questo intervento rappresenta una sfida ambiziosa: unire il passato al futuro, la memoria storica alla costruzione di una sanità moderna.
Amedeo Manzo ha ribadito il ruolo centrale della BCC Napoli nel supportare iniziative culturali e sociali che rafforzino l’identità cittadina:
“Credo che sia doveroso per una banca che mette al centro le persone, il miglioramento culturale, sociale e ambientale della nostra comunità, contribuire a questo progetto. Napoli deve aiutarsi, e noi, come banca, intendiamo continuare a farlo, in una logica che siamo una catena del fare. Bisogna praticare il cambiamento, non solo dichiararlo”.
Il restauro delle opere d’arte del Cardarelli, sostenuto dalla BCC Napoli, va oltre il recupero estetico. È un messaggio di speranza e rinascita per la città, un esempio di come la cultura possa integrarsi con il sistema sanitario, sottolineando il valore della memoria come guida per il futuro. Quest’iniziativa dimostra che Napoli può guardare avanti senza rinunciare alle sue radici, creando un modello virtuoso dove solidarietà, cultura e innovazione si intrecciano in un percorso condiviso di crescita.