L’intervista condotta da Angelo Pompameo su TV Luna con Amedeo Manzo, presidente della BCC Napoli, ha offerto un’importante occasione per riflettere sul ruolo cruciale che questa banca sta svolgendo non solo a Napoli, ma in tutta l’area metropolitana. Non è solo una questione di numeri, seppur impressionanti, ma di un modello di sviluppo umano ed economico che potrebbe rappresentare un punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno.
I dati presentati dal presidente Manzo parlano chiaro: la BCC Napoli ha registrato una crescita del 15% negli impieghi alla clientela e un +16% nella raccolta complessiva. Numeri che, da soli, sarebbero già un successo per qualsiasi istituto bancario, ma che assumono un valore ancor più significativo se si considera il contesto in cui operano. Napoli, spesso dipinta da certa retorica nazionale come una città problematica, trova nella sua banca di credito cooperativo un esempio virtuoso di efficienza e solidarietà.
Con oltre 5.300 soci ed un Patrimonio netto cresciuto del 20% (un dato straordinario), la BCC Napoli dimostra che è possibile fare finanza in modo responsabile, mantenendo al centro le persone e il territorio. Il concetto di “rating umano”, chiave nel modello di gestione di Manzo, si traduce in una banca che non si limita a osservare i numeri, ma valuta le reali potenzialità di chi richiede un prestito, investendo in fiducia e relazioni umane.
Uno degli aspetti più rilevanti emersi dall’intervista è la strategia di “credito a chilometro zero” adottata dalla BCC Napoli. I fondi raccolti dai risparmiatori locali vengono reinvestiti esclusivamente sul territorio, generando un circolo virtuoso di sviluppo economico. Questa filosofia ha permesso alla banca di mantenere un tasso di sofferenze nette vicino allo 0,23%, un risultato eccezionale nel panorama bancario italiano.
La pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova le piccole imprese e gli artigiani napoletani. In quel periodo di crisi, la BCC Napoli ha dato vita a un vero e proprio “pronto soccorso finanziario”, anticipando di mesi le misure di sostegno statali. Una decisione che ha permesso a molte attività di sopravvivere, senza lasciare indietro nessuno, né sotto il profilo economico né umano. Non dimentichiamo soprattutto il caso San Gregorio Armeno.
Non solo credito alle imprese tradizionali, ma anche un forte investimento sulle startup e l’imprenditoria giovanile. La BCC Napoli ha finanziato centinaia di nuove imprese innovative, dimostrando di credere fermamente nel potenziale creativo e imprenditoriale delle nuove generazioni. Un impegno che va oltre il semplice finanziamento, offrendo consulenze, supporto tecnico e formazione continua.
Anche il settore immobiliare ha visto un’attenzione particolare: la concessione di mutui ai giovani è diventata una prassi consolidata, con la consapevolezza che dietro ogni richiesta non ci sono solo numeri, ma sogni, progetti di vita e famiglie in cerca di un futuro migliore.
Non meno significativo è il contributo dato da Manzo nella gestione della crisi dell’azienda di trasporti pubblici ANM. Chiamato a presiedere la Napoli Holding, il presidente è riuscito a salvare migliaia di posti di lavoro attraverso un innovativo concordato di continuità, pagando i fornitori al 68%—una percentuale ben superiore alla media nazionale in situazioni analoghe. Questo risultato non solo ha permesso di mantenere attivo un servizio fondamentale per la città, ma ha anche dimostrato come un approccio pragmatico e umano possa risolvere crisi apparentemente irrisolvibili.
Il successo della BCC Napoli non si misura solo nei risultati economici. Come sottolineato da Manzo, la banca si distingue per una forte etica sociale: rifiuta di finanziare imprese che promuovono la ludopatia o il lavoro nero, e si impegna a investire in iniziative che migliorano la qualità della vita nel territorio, dall’istruzione alla cultura.
Questa visione si riflette anche nella proposta di creare scuole calcio nei quartieri disagiati di Napoli, con l’obiettivo di dare ai giovani opportunità concrete e, perché no, di scoprire nuovi talenti destinati a brillare nei campi della Serie A.
L’intervista di Tele Luna non è stata solo un’occasione per illustrare i successi di un istituto bancario, ma ha rappresentato un racconto di come, anche in un contesto difficile come quello napoletano, esista la possibilità di coniugare etica, efficienza e sviluppo locale. La BCC Napoli, sotto la guida di Amedeo Manzo, non è semplicemente una banca: è una testimonianza vivente di come il riscatto economico e sociale del Mezzogiorno possa partire da chi conosce davvero il territorio e ne comprende a fondo le potenzialità.
Un modello, questo, che meriterebbe di essere esportato e studiato a livello nazionale.
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BCC Napoli il cuore finanziario della città: il modello vincente di Amedeo Manzo per il riscatto del Mezzogiorno