La terra trema da sempre nei Campi Flegrei, ma oggi non si tratta di una scossa isolata o di un evento passeggero. È un bradisismo continuo, un fenomeno che da mesi – e ormai da anni – tiene la popolazione con il fiato sospeso. Chi vive a Bagnoli, Pozzuoli, Agnano, Quarto e nelle altre zone flegree lo sa bene: ogni giorno può portare un nuovo boato, una nuova vibrazione sotto i piedi, un sussulto dell’anima. Le crepe nei muri si allargano, le finestre vibrano, e i ricordi del passato riaffiorano con inquietante chiarezza.
Chi c’era negli anni ‘80 ricorda bene l’evacuazione di Pozzuoli del 1983-84, quando migliaia di persone furono costrette a lasciare le proprie case. Eppure, nonostante l’allerta costante, la vita va avanti, sospesa tra una normalità apparente e il timore di dover fuggire da un momento all’altro. Nel cuore di Bagnoli, c’è un luogo che potrebbe diventare un vero centro operativo per la sicurezza: l’ex Base NATO. Non possiamo aspettare altre scosse, non possiamo attendere che la gente corra fuori dai cancelli in preda al panico.
È necessario un presidio fisso, un punto di riferimento per la popolazione, dove esperti, volontari e protezione civile possano monitorare costantemente la situazione sismica e dare risposte concrete a chi ogni giorno si chiede:
- “Cosa accadrà domani?”
- “Dove dobbiamo andare in caso di pericolo?”
Le istituzioni devono agire subito, perché la storia ci insegna che non si può aspettare l’emergenza per intervenire.
Se la terra trema, Napoli deve essere pronta.
Luigi fioretti G65