Home Controcorrente Il Real Sito di Lanciolla, un sito dimenticato

Il Real Sito di Lanciolla, un sito dimenticato

Un sito storico di enorme importanza che racconta un periodo florido, una storia da raccontare

BCC

Di Giuseppe Giunto
Nei pressi dei Regi Lagni si erge un bellissimo edificio borbonico conosciuto come Real Sito Lanciolla, un sito direi dimenticato da molti. Si tratta di un complesso settecentesco che si colloca tra il territorio di Acerra e Caivano, si colloca in quella rete di edifici reali e al contempo rurali disseminati nella piana casertana lungo i Regi Lagni, confinante con la strada che porta a Marcianise, per chi si trovasse sull’autostrada verso Caserta/Roma guardate sulla vostra destra. Il Casino del Real Sito di Lanciolla era circondato dall’acqua e ricorda, sotto certi aspetti, la Casina Vanvitelliana sul lago Fusaro nella località di Bacoli. Come quest’ultima il Reale Sito di Lanciolla veniva raggiunto attraverso imbarcazioni come quelle utilizzate negli acquitrini, le lanciole.

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L’origine risale al 1779, anche se molti reperti sono stati rubati, come lo stemma reale, l’orologio a sole e la scalinata di marmo. All’interno della struttura ci sono due camini, un servizio igienico il letto murale per il maggiordomo. Tutto l’interno è intonacato di rosso pompeiano. Ai lati: due sale, una da pranzo per il re e l’altra per il personale del seguito. Il Real Sito della Lanciolla può essere considerato un progetto per ospitare i sovrani borbonici che qui venivano a caccia durante i mesi invernali. La palazzina centrale veniva usata dal re come camera da letto, e infatti ancora oggi sono visibili quattro anelli di ferro assicurati alla soffitta, posti  per tenervi riverentemente sospeso il letto Reale, inoltre, c’erano due camini per il riscaldamento, un servizio igienico del tempo e il letto murale per il maggiordomo.

Mentre le due parti laterali della casa erano destinate alla servitù che accompagnava il re durante le battute di caccia. Il re Ferdinando IV di Borbone lo utilizzava come casino per le sue battute di caccia ed essendo vicino ai Regi Lagni, avrebbe dovuto far parte del Fusaro di Maddaloni, per ricordare la Casina Vanvitelliana a Bacoli.

Allo stato attuale il Real Sito di Lanciolla appare come un trittico di carcasse decomposte. Un recupero oggi risulterebbe tardivo, non si può fare altro che tapparsi il naso con le dita e osservare un monumento della storia napoletana distruggersi in questo modo.

Fonti: Caserta Kest’è; Il Giornale di Caivano.

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